Linda Tucceri Cimini, dalle origini all’Europeo con la maglia azzurra. L’intervista

“Che abbia vinto o no mi sono divertito, certi vincono altri invece fanno il tifo…” Con queste parole Emis Killa e Antonella Lo Coco raccontavano, nella loro canzone, le emozioni che il calcio, lo sport più bello al mondo, insegna ai giovani. Con queste parole raccontavano la fatica e l’abnegazione con le quali, solo i più tenaci, arrivano a coronare i propri sogni.

Linda Tucceri Cimini, classe ’91, cerchiese doc, ha coronato il suo sogno: quello che fa battere il cuore di ogni bambino, giocare a calcio. Unica femminuccia della famiglia trascorreva il tempo, nel campetto situato proprio sopra casa sua, scambiando passaggi con i fratelli, Riccardo e Flavio i quali, anch’essi dotati di un grande talento le hanno, involontariamente, trasmesso la loro immensa passione per questo fantastico gioco. Quello che ha fatto la differenza, poi, è stata la forte consapevolezza e la voglia di arrivare.
Scoperta dall’attento occhio di Giuseppe Tofani, con la sua grande tenacia e il suo spirito combattivo, Linda ha in poco tempo conquistato il calcio italiano fino ad approdare alla corte di Antonio Cabrini, attuale tecnico della nazionale femminile.

Nazionale femminile che, a partire dal 1° marzo, sarà protagonista in quel di Cipro, nella decima edizione della Cyprus Cup, con l’intento di migliorare il terzo posto di 12 mesi fa. Un test importante per le atlete azzurre in vista della competizione europea che le terrà impegnate, dal 16 luglio al 6 agosto, in Olanda. In esclusiva, per i nostri lettori, le parole della calciatrice in forza al San Zaccaria.

 

Linda, classifica alla mano, il San Zaccaria non sta attraversando sicuramente un buon momento. Cosa sta mancando, obiettivamente?

Si, hai ragione, il San Zaccaria non sta attraversando un bel periodo. Veniamo da una lunga serie di sconfitte. È un peccato perché credo che la squadra sia ben allestita. Quello che manca, sicuramente, è un po’ di carattere insieme alla consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che possiamo dare.

 

Linda, è di qualche giorno fa la lista ufficiale delle convocate per lo stage a Coverciano. Ormai sei una veterana, ma che emozione si prova nel ricevere la chiamata sportiva della propria nazione?

Ricevere la chiamata dalla propria nazionale è il massimo a cui una giocatrice possa ambire. Per me, retorica a parte, è una grande soddisfazione personale.

 

Subito dopo lo stage andrà in scena a marzo la Cyprus Cup. Quanto è importante fare bene, consolidare i meccanismi, in vista dell’imminente impegno europeo?

Sicuramente il torneo di Cipro sarà un test importante per confrontarsi con altre nazionali che faranno, anche loro, parte dell’europeo. Queste partite serviranno sia a confermare alcuni meccanismi, su cui lo staff lavora da tempo, sia, naturalmente, a provare nuove soluzioni.

 

Linda la tua duttilità è storia: da bomber trascinatrice ai tempi della Lazio a libero di posizione e impostazione, passando per il ruolo di esterno difensivo. Se dovessi essere tu, invece, a darti delle disposizioni tecnico/tattiche, dove ti collocheresti? Che ruolo predilige Tucceri Cimini?

Sinceramente ho trovato ognuno di questi ruoli divertenti: ogni posizione richiede caratteristiche diverse ed è stato bello sperimentare diverse posizioni in campo! Secondo me però, ora posso dirlo, il ruolo che più mi si addice è quello di terzino sinistro.

 

Guardiamo un po’ indietro. Gli albori, l’inizio. Se dovessi scegliere un ricordo in particolare, uno fra tutti quelli che ti porti dietro, quale sceglieresti? A quale sei più legata?

I ricordi più belli risalgono a quando ero piccolina e giocavo, tutti i giorni, a calcio con gli altri bambini del paese. Ero l’unica femmina e ricordo ancora che tutti litigavano per avermi in squadra… Penso sia stata la prima “soddisfazione” sportiva e di conseguenza è un bellissimo ricordo!

 

 

Stage, Cyprus Cup, Euro 2017 e in mezzo il campionato con la lotta per uscire dalla zona play out. In tutto questo si nascondono le doti e le emozioni di una campionessa. In tutto questo si nasconde uno sport che stenta ad avere, ancora, in Italia, il giusto riconoscimento. Quanto pesa questo fattore a ridosso di competizioni così importanti? E, alla luce di quanto detto, il futuro di Linda Tucceri Cimini sarà ancora italiano?

Purtroppo tutti sappiamo che il calcio femminile in Italia non è ancora molto considerato. Questo sarà, sicuramente, un fattore determinante in senso negativo in vista di competizioni internazionali. In molti altri Paesi, come ben sai, questo sport ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni: le giocatrici vengono trattate da professioniste e ciò permette loro di allenarsi in maniera ottimale. In Italia invece noi calciatrici dobbiamo affrontare delle giornate lavorative, o di studio, per poi andare ad allenarci la sera. Questa differenza si rispecchia ovviamente sul campo dove è palese il divario, soprattutto a livello fisico.
Per quanto riguarda il mio futuro… chi lo sa. Adesso guardo al presente! Cercherò di portare a termine nel migliore dei modi questo campionato e, se verrò convocata, vivrò al meglio l’esperienza dell’Europeo. Poi, a mente serena, deciderò quale strada prendere!

 

Ti ringrazio. Noi di MarsicaSportiva.it non possiamo far altro, alla luce di quanto emerso, che augurarti il meglio. In bocca al lupo!

Grazie a voi. Crepi il lupo!

 

Alex Amiconi

 

Fonte MarsicaSportiva.it

Redazione - Il Faro 24

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