Ci auguriamo che quanto riportato sui quotidiani di sabato siano solo delle supposizioni giornalistiche: l’apertura della balneazione in corrispondenza di via Galilei non è nemmeno ipotizzabile; su 5 analisi di routine 3, sono risultati negativi e bisogna usare la massima prudenza per salvaguardare la salute dei cittadini.” affermano i consiglieri comunali di Pescara del MoVimento 5 Stelle. “La cosa grave è che il comune non sembra avere alcuna intenzione di assumere un atteggiamento di prudenza; il caso emblematico della zona di Fosso Vallelunga, in cui 2 analisi di routine su 3 non sono conformi e quasi tutte le analisi suppletive (6 su 10) non sono risultate nella norma fa presumere che la probabilità di avere il mare inquinato è alta.” (foto dati 2)
“Il caso di Pescara, purtroppo, non è l’unico in Abruzzo, anche a Giulianova si registra una situazione molto simile. A 250 metri a Nord dalla foce del fiume Tordino, infatti, 2 analisi di routine su 3 non sono conformi, mentre 4 su 6 suppletive non hanno evidenziato risultati migliori, ma la zona è comunque aperta alla balneazione. Sul portale delle acque del Ministero della salute la zona risulta balneabile ma, a leggere i dati delle analisi, non dovrebbe esserlo – dichiarano i consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari – In Abruzzo il tema dell’inquinamento delle acque è stato trascurato per troppo tempo, governo regionale e sindaci hanno grosse responsabilità, è arrivato il momento di prendere provvedimenti, fare chiarezza e di pensare, prima di tutto, alla tutela di tutti i cittadini abruzzesi: i sindaci dimostrino coraggio e senso di responsabilità vietando la balneazione in zone ad alta probabilità di inquinamento e il presidente della regione distolga lo sguardo dalle “grandi opere” inutili per i cittadini per focalizzarsi sugli interventi in favore della salubrità del nostro territorio e del nostro mare.” (foto dati)