Con un emendamento approvato nella cosiddetta manovrina è stata prevista la sospensione dell’obbligo del concessionario, Strada dei Parchi, di versare le rate del corrispettivo della concessione relative agli anni 2015 e 2016, circa 110 milioni, previa presentazione di un piano di convalida per interventi urgenti, di messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 e A25, ai fini dell’immediato avvio dei lavori di messa in sicurezza antisismica delle due infrastrutture.
I due ordini del giorno presentati da Vacca e Colletti, e bocciati dalla maggioranza questa mattina, impegnavano il Governo a garantire ed operare affinché i lavori di messa in sicurezza della A 24 e della A 25 vengano affidati attraverso procedure di gara di appalto, a verificare il rispetto delle clausole della convenzione di concessione autostradale sottoscritta con Strada dei Parchi S.p.A, dell’avvenuta manutenzione ordinaria e straordinaria da parte della stessa concessionaria e infine a revocare la concessione in atto, qualora da tale verifica risulti un esito negativo.
“I cittadini vogliono sapere se il concessionario della A24 e A25 ha rispettato gli obblighi di manutenzione previsti dalla convenzione e se i pedaggi pagati sono stati utilizzati effettivamente per una completa manutenzione ordinaria e straordinaria delle autostrade. E poi, perché governo e maggioranza hanno bocciato un ordine del giorno che chiedeva semplicemente che le opere per la messa in sicurezza delle autostrade vengano assegnate con una gara pubblica, come previsto oltretutto già dal codice degli appalti, e non per affidamento diretto magari alle stesse imprese del gruppo Toto? L’interesse pubblico dovrebbe sempre prevalere su quello privato, e non il contrario” affermano Colletti e Vacca. “ Lo scorso anno si paventava un’opera faraonica da miliardi di euro che prevedeva la realizzazione di gallerie che avrebbero reso un colabrodo gli Appennini unicamente per abbreviare il tragitto di pochi km; oggi sappiamo che ci sono gravi problemi ai ponti delle autostrade in concessione ma si riaffaccia comunque lo spettro di questa grande, inutile e pericolosa opera. Auspichiamo che Strada dei Parchi si concentri a rendere l’autostrada sicura prima di pensare a bucare le nostre montagne e rischiare di compromettere le nostre riserve d’acqua potabile. Possibile che quanto accaduto, e sta accadendo al Gran Sasso non insegni nulla?” concludono Vacca. e Colletti