L’artista teramano porta in alto il nome dell’Abruzzo con la prestigiosa onorificenza.
Marco Divitini nominato Accademico d’Onore nella Classe delle Arti dell’Ateneo Internazionale degli Empedoclei di Agrigento. Il noto fotografo teramano si è conquistato la prestigiosa nomina, formulata da Rettore, Rettore Onorario, Consiglio di Ateneo e Corpo Accademico, che di fatto rendono in questo modo onore all’impegno profuso da anni dal maestro nel ritrarre le bellezze storiche della città di Agrigento.
“E’ una grande soddisfazione per me – è il commento in merito di Divitini –, una decisione che giunge inaspettata e che mi lascia senza molte parole. Essere nominato Accademico d’Onore di questo noto e prestigioso Ateneo mi riempie di orgoglio e ripaga la dedizione, la passione e il sacrificio che hanno contraddistinto i miei anni di professione”.
Ad attrarre l’interesse della istituzione, che riunisce da circa vent’anni eminenti personalità della Cultura anche nei ruoli e nei gradi delle altre due Classi Accademiche delle Scienze e delle Lettere, la tecnica a infrarossi che ha reso celebre Divitini oltre i confini abruzzesi. Definito dalla stessa istituzione “creativo e sperimentale”, il fotografo teramano è infatti fra i pochi al mondo a utilizzare e ottimizzare la tecnica degli infrarossi, con la quale ha scelto di immortalare recentemente le bellezze della Trinacria.
“Ho girato numerosi siti di quella che è senza dubbio una delle regioni più belle d’Italia – racconta Marco Divitini – e ultimamente ho anche avuto l’onore di fotografare la meravigliosa Valle dei Tempi di Agrigento, un luogo immortale, di gran fascino. Il mio obiettivo era quello di tirar fuori, grazie all’infrarosso, la sua dimensione onirica e questo è stato apprezzato da diversi soggetti in Sicilia”.
Divitini è stato infatti più volte chiamato nel corso degli anni a esporre in terra siciliana le sue fotografie, che sono state dunque ammirate da Modica a Noto fino a Favara, dove è stato anche insignito della cittadinanza benemerita.
“Ringrazio moltissimo l’Ateneo Internazionale degli Empedoclei – conclude il fotografo teramano – per avermi reputato in grado di contribuire alla valorizzazione della cultura siciliana. Ora mi piacerebbe rendere lo stesso onore anche alla mia regione e alla mia Teramo, che sono contento di aver portato sulle cronache nazionali con tale onorificenza, senza dimenticare ovviamente le mie origini, che risiedono a Brescia, una città che stimo e che porto ogni giorno nel cuore. Chissà che non possa nascere anche qualcosa dedicato a questi meravigliosi siti in futuro”.