Per chi, come me, è legata a doppio filo a due territori quali la Valle Peligna e la Marsica è angosciante constatare la continua disattenzione e mancanza di progettualità riservata a queste aree”. Lo afferma il Consigliere regionale Marianna Scoccia che aggiunge: “Questa volta tocca alla Marsica, sebbene dopo mesi di chiusura, dovuti all’emergenza covid, siano finalmente prossimi alla riapertura i punti di primo intervento di Tagliacozzo e Pescina c’è poco da gioire, in realtà, perché quella che si prospetta è una riapertura monca. A causa della mancanza di personale infermieristico, infatti, i due Ppi saranno attivi solo h12 e non più h24 come prima dell’emergenza coronavirus. La mancanza di progettualità della Asl 1 è un vero e proprio affronto alle migliaia di utenti che gravitano intorno a questi centri. Un’azienda sanitaria, assolutamente scollegata dal territorio – sostiene Scoccia – che non riesce a sopperire alla mancanza di pochi infermieri, limitando di fatti i servizi erogati ai cittadini e infierendo, forse, il colpo di grazia ai Presidii di Pescina e Tagliacozzo. Il tutto nell’assordante silenzio dell’Assessore alla Sanità Verì e del Presidente Marsilio che, ieri, a due mesi e mezzo dall’emergenza e nella prima giornata a 0 contagi, sbandierava festoso la messa in funzione dell’Ospedale covid di Pescara. È intollerabile questo atteggiamento nei confronti delle aree interne della nostra Regione, viste dal Governo come la zavorra dell’area costiera tanto da essere considerate come zone di serie B. Non siamo più disposti a tollerare un Abruzzo a due velocità. Continuerò nel mio impegno di valorizzazione delle aree interne, sempre pronta ad ascoltare il territorio e a supportare le giuste istanze di Sindaci e cittadini – conclude Scoccia – pertanto sulla riapertura dei Ppi di Pescina e Tagliacozzo chiederò, insieme agli altri colleghi, l’audizione nella Commissione Sanità dei Sindaci e del Direttore Generale della Asl Testa”.