La truffa più infame e più comune si sposta in provincia e trova terreno fertile grazie alla buona fede e alla disponibilità di gente ancora genuina e non rodata dalla dura sopravvivenza metropolitana.
Nonostante gli innumerevoli avvisi delle forze dell’ordine ed i numerosi programmi televisivi che denunciano ogni giorno i trucchi più spregevoli di criminali senza scrupoli , c’è ancora chi cade nel tranello e paga.
La truffa, in questo caso, è stata messa a segno ai danni di un uomo anziano a cui è stato sottratto denaro a fronte di un danno mai causato. L’uomo viaggiava a bordo della sua auto in prossimità della rotatoria di Aielli (AQ), quando ha avvertito un forte rumore ed ha notato una vettura lampeggiare dietro di sé. Temendo un guasto, ha subito accostato. Una volta sceso dall’abitacolo dell’auto, si è trovato di fronte un giovane straniero che sosteneva con veemenza di essere stato urtato e di avergli rotto lo specchietto retrovisore. L’uomo, confuso ed intimorito dal fare minaccioso del giovane e convinto di essere nel torto, ha accettato di pagare immediatamente il truffatore, accordandosi sul prezzo ed evitando la denuncia alla compagnia di assicurazione.
Una volta arrivato a casa e dopo aver raccontato l’accaduto ai familiari, ha realizzato di essere stato truffato.
Come funziona la truffa dello specchietto
Secondo l’Associazione Difesa Consumatori è il trucco che maggiormente viene utilizzato sulle strade per rubare soldi agli automobilisti. La vittima prescelta di solito è una donna sola, una persona anziana o un giovane neopatentato al volante.
La truffa consiste nel convincere l’automobilista che la sua macchina abbia urtato involontariamente lo specchietto retrovisore dell’auto del truffatore, ovviamente già rotto, oppure simulando un graffio fatto con gesso di cera.
Il truffatore opera quasi sempre con un complice che, a seconda dei casi, si trasforma in testimone dei fatti a favore del truffatore o, addirittura, in vigile.
La vittima sentirà il rumore di un colpo secco sulla propria carrozzeria, provocato generalmente da un sasso, che darà l’illusione di un urto.
Subito dopo il truffatore intimerà alla vittima di fermarsi indicando lo specchietto chiaramente già danneggiato, e tenterà di trovare un accordo insistendo per non chiamare i vigili e senza denunciare l’incidente alla compagnia di assicurazione.
Alcuni casi riferiscono di truffatori che minacciano di chiamare i Carabinieri, intimorendo la vittima e facendo presagire una serie di conseguenze che potrebbero essere evitate con un semplice accordo economico.
A questo punto, la vittima, convinta di aver causato il danno o per timore di essere aggredita, paga una cifra che varia dai 50 ai 150 euro.
Non fermatevi e tirate dritto fino al primo posto affollato in cui è possibile chiedere aiuto. Chiamate immediatamente il 112 rimanendo nell’auto e, se possibile, annotate la targa della vettura del truffatore. Quest’ultimo, appena capirà di non poter estorcere denaro, si allontanerà immediatamente.
Avvisate familiari e conoscenti, soprattutto quelli più anziani, dell’esistenza di tale truffa e delle modalità con cui viene operata.
Per approfondimenti
http://tv.liberoquotidiano.it/video/11581392/-Le-Iene–la-truffa.html
http://www.youreporter.it/video_Consigli_dei_Carabinieri_contro_la_truffa_dello_specchietto