Agli esordi del 2020, in Italia, ci siamo ritrovati a dover affrontare un’emergenza sanitaria che ha presto portato ad un lockdown generalizzato. Ancora oggi, purtroppo, vigono diverse limitazioni legate soprattutto agli assembramenti, movida serale, feste con tante o anche poche persone. Al momento molte cose sono ferme, ma non c’è dubbio che risolta la situazione, tutto possa tornare alla normalità. Una ripartenza dei vari settori non potrà che apportare un considerevole giovamento alle attività che hanno subito uno spiacevole arresto per via del virus SARS-Cov2.
Uno dei settori più colpiti, nonché una delle situazioni più monitorate, è stato il settore dei matrimoni. I matrimoni sono occasioni gioviali, in cui vengono riuniti non solo persone giovani e nel pieno della loro forma, ma anche soggetti particolarmente a rischio, come gli anziani. Comprensibilmente, le date previste nel 2020 e in parte del 2021 sono state procrastinate a data da destinarsi, così da poter vivere il giorno dei propri sogni senza limitazione alcuna, proprio come progettato in principio.
Anche se nella maggior parte dei periodi che sono perdurati nel 2020, la possibilità tecnica di sposarsi c’era, il problema principale era la cerimonia. Durante il lockdown c’era il divieto di muoversi al di fuori della propria abitazione se non per motivi di assoluta necessità. Ciò includeva l’acquisto di farmaci, visite mediche, lavoro, reperire generi alimentari e altre situazioni del medesimo calibro.
Successivamente, a ridosso dell’estate, potevano essere svolte feste ma con un numero limitato di invitati. La situazione, però, cambiava con una frequenza così ampia da portare tantissime persone a rimandare, anche più volte, la data del matrimonio, così da non incorrere in problemi e sprechi finanziari, qualora nuovi DPCM prevedessero regole incompatibili col proprio giorno speciale.
Basti pensare soltanto a quali sono i preparativi e le necessità durante i mesi precedenti al grande giorno, ma soprattutto durante il giorno stesso. A subire danni economici sono stati svariati settori: sappiamo che i futuri sposi, per prima cosa, si mettono alla ricerca di un ristorante/location adatto e di loro gradimento. Non a caso, la ristorazione è stata un vero e proprio punto focale nei dibattiti dal tema economico legato al Covid19.
Gli abiti degli sposi richiedono ricerche e aggiusti fondamentali, così come l’organizzazione delle composizioni floreali e non per ultimo, grosse delusioni sono pervenute nel campo dell’estetica.
Gli sposi, prima di decidersi sul loro look, fanno numerose prove tra trucco e capelli e, pertanto, a darsi da fare sono proprio i professionisti dell’ambito. Come confermato anche da Cillara Make Up (truccatrice con sede a Roma ma che offre servizi nel Lazio e in tutta Italia), “lo scorso anno abbiamo lavorato solo pochi mesi, con molte restrizioni e difficoltà, moltissime cerimonie sono state slittate al 2021, ma alcune hanno addirittura deciso di rimandare all’anno prossimo, la situazione è stata omogenea in tutte le zone italiane, sia a Roma che nelle altre città, mi auguro che quest’anno la situazione sia migliore”.
Il punto che più di tutti desta l’interesse del popolo italiano, è proprio: “quale sarà il da farsi nei prossimi mesi? Ci si potrà sposare in serenità?”. Ebbene, gli sviluppi in termini di vaccini fanno ben sperare in una ripresa considerevole. Il programma vaccinale sta facendo i suoi passi, mentre i tamponi sono presenti in quantità tali da poter essere disponibili in quantità ben più adeguate rispetto all’esordio dell’emergenza SARS-Cov2. In una situazione che sembra presentare presupposti più che favorevoli, non ci resta che attendere le prossime disposizioni nazionali e regionali. Anche l’apertura delle regioni sarà di grande importanza per la questione dei matrimoni, in quanto, molti amici e parenti si trovano spesso a vivere in città differenti dagli sposi e la necessità di spostarsi in prossimità dei festeggiamenti è fondamentale perché il giorno perfetto sia davvero tale.