“Ho depositato nella giornata odierna un Progetto di Legge in Consiglio regionale d’Abruzzo che detta interventi in favore del settore dell’informazione. In particolare, lo scopo di questo provvedimento legislativo, che mutua modelli virtuosi adottati da altre Regioni, come ad esempio Toscana e Veneto, tende a sostenere il comparto dell’informazione abruzzese, al fine di garantire e rafforzare quel valore fondamentale del pluralismo, insito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Un valore che la stessa Corte Costituzionale ci ricorda essere presupposto indefettibile “per l’attuazione ad ogni livello, centrale o locale, della forma propria dello Stato democratico” – a spiegarlo è il Consigliere Regionale Maurizio Di Nicola –
“Per il raggiungimento di tale obiettivo – continua Di Nicola – nella presente proposta, avente come disponibilità finanziaria l’importo complessivo di € 500.000,00, sono previsti specifici strumenti di sostegno catalogabili in due macro aggregati: il primo riguarda un sostegno diretto alle imprese operanti nel settore, attraverso l’erogazione di contributi per l’innovazione tecnologica e le iniziative di autoproduzione radiofonica e televisiva tese alla valorizzazione del patrimonio culturale abruzzese, nonché per gli abbonamenti alle agenzie di stampa e la diffusione di notiziari radiotelevisivi in ambito locale e la produzione di programmi dedicati ai minori; il secondo, invece, concerne un incentivo per l’assunzione o la stabilizzazione dei giornalisti, nel rispetto della disciplina contrattuale, e la promozione di azioni mirate alla loro formazione e l’aggiornamento.
Questa iniziativa legislativa tende a coniugare l’esigenza di rispondere efficacemente al delicato momento di crisi, che ha ampliato le fragilità esistenti nel settore, con quella di rilancio e sviluppo, quindi un segnale importante ai giornalisti, che spesso sono costretti ad inadeguate condizioni lavorative.
Il testo, – conclude Maurizio Di Nicola –che spero approdi presto nelle Commissioni consiliari competenti, costituirà una solida base per aprire il confronto e l’approfondimento con gli altri gruppi consiliari. Spero giunga, nel minor tempo possibile, un’adeguata soluzione nell’interesse delle imprese operanti nel settore dell’informazione, dell’intera categoria dei giornalisti e dei cittadini destinatari di una corretta informazione.
[1] Sentenza della Corte Costituzionale n. 348 del 1990