Si sono concluse il 21 ottobre con gli interventi di Vera Tripodi – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su: “Sesso, nuovi diritti, nuove forme di genitorialità”; Maurizio Ferraris – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su; “La femminilizzazione del lavoro e di Maurizio Mori – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su “Laicità come criterio per capire la Rivoluzione biomedica e evitare le ingiustizie di genere nel lavoro” le tre giornate centrali dell’undicesima edizione del Festival mediterraneo della Laicità, organizzato dall’Associazione Itinerari Laici, in collaborazione con la Tavola Valdese e LabOnt Torino.
A ricevere il premio ‘Laici per il Mediterraneo 2018’ è stato Maurizio Mori, Professore ordinario di bioetica al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e Direttore del Master in Bioetica, Pluralismo e Consulenza Etica dell’università di Torino. Presidente della Consulta di Bioetica Onlus, e direttore di Bioetica. Rivista interdisciplinare, che ha fondato nel 1993. Coordinatore dal 1985 della sezione Bioetica del centro studi “Politeia” di Milano, e dal 2018 membro del Comitato Nazionale per la Bioetica.
Autore di 10 libri e oltre 400 articoli di bioetica e di filosofia morale pubblicati sulle principali riviste italiane e internazionali.
MOTIVAZIONE AL PREMIO A MAURIZIO MORI
Partendo dalla considerazione di Maurizio MORI che la nascita della bioetica si accompagna a quella particolare declinazione del grande processo della secolarizzazione che si è verificata nell’ultimo quarto del secolo scorso. Con “secolarizzazione” ha inteso il disincanto del mondo che è proprio della visione laica.
Sono le biografie a avere valore, e che la vita meramente biologica è equiparabile ai processi fisico-chimici.
L’acquisizione di questo punto cambia radicalmente il quadro della riflessione etica, e ha conseguenze nei più diversi settori. L’individuazione di questi effetti è il compito dei dibattiti dei prossimi anni: dibattiti che vengono attuati a prescindere dal riferimento al trascendente o alla metafisica.
Ecco perché è riflessione laica e, lungi dall’essere limitata a un settore specifico e limitato, investe problemi di ampio respiro e centrali per il futuro della società umana.
Che il Festival mediterraneo della laicità vuole continuare a proporre