Aumentano le città che vogliono adottare misure per restituire lo spazio pubblico ai cittadini.
Aperte fino al 15 febbraio le candidature per i comuni interessati a ricevere la bandiera gialla della ciclabilità italiana nel 2019, con la possibilità di un confronto con altre città europee.
Gennaio 2019
Mentre continua il dibattito su un articolo contenuto nella “Legge di Stabilità” (Legge 145/2018) che, al comma 103, prevede l’accesso libero ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida nelle zone pedonali e a traffico limitato, sempre più città al contrario credono nel valore dello spazio pubblico da liberare e restituire alle persone: infatti continua a crescere la rete ComuniCiclabili di FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, nata per raggruppare le città che vogliono sperimentare e mettere in atto buone pratiche per la disciplina dello spazio pubblico, rendendolo pienamente accessibile a tutti i cittadini e favorendo forme di mobilità alternativa a quella automobilistica.
Sono già 82 in tutta Italia i comuni che hanno ottenuto le valutazioni del loro livello di ciclabilità e che possono ora sventolare la bandiera gialla, diventata ormai simbolo di ComuniCiclabili, dove appare il punteggio loro attribuito che va da 1 (il mimino) a 5 (il massimo) bike smile.
In Abruzzo i Comuni che hanno aderito sono Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Corropoli, in provincia di Teramo; Montesilvano e Pescara, nel pescarese; Francavilla al Mare, Ortona e Rapino, nel chietino.
Per iscriversi all’edizione 2019 di ComuniCiclabili c’è tempo fino al 15 febbraio: le amministrazioni interessate ad entrare in questo circuito virtuoso possono sottoscrivere la propria candidatura direttamente sul sito web www.comuniciclabili.it., registrandosi ed accedendo all’area riservata.
Oltre a riconoscere e valutare l’impegno delle realtà attive in politiche bike-friendly, ComuniCiclabili offrirà a breve ai membri interessati la possibilità di aderire anche alla rete europea “Cities & Regions for Cyclists”, aggiungendo così un ulteriore elemento qualitativo alla rete di amministrazioni pubbliche che vogliono condividere e implementare le azioni per città a misura di cittadino con un confronto su un piano sempre più innovativo e internazionale.
Inoltre, nel corso dell’anno, ai ComuniCiclabili viene messa a disposizione la qualificata offerta formativa della Scuola ComuniCiclabili, la rivista BC – l’unica che in Italia tratta di ciclismo urbano e di ciclo-escursionismo – e un aggiornamento costante sulle novità e curiosità sul mondo delle due ruote e della mobilità urbana sostenibile.
“Il grande successo che l’iniziativa ComuniCiclabili ha avuto nel nostro Paese a solo un anno e mezzo dal suo lancio conferma il vero obiettivo dell’intero progetto, ovvero la volontà di FIAB di essere al fianco dei sindaci per incoraggiare e sostenere scelte concrete per i loro territori a favore del bene comune”, dichiara Alessandro Tursi, vicepresidente di FIAB e di ECF (European Cyclists’ Federation di cui FIAB è membro per l’Italia) e responsabile del progetto Comuni Ciclabili, che aggiunge: “FIAB supporta un numero crescente di amministrazioni di ogni colore politico per rendere i Comuni italiani sempre più a misura di pedone e di bicicletta, con beneficio per tutti, automobilisti compresi”