Se si guarda alla situazione del mercato immobiliare negli ultimi anni, è possibile notare diverse tendenze. In un lustro che è stato indubbiamente di forte svolta per il settore e che ha visto consolidarsi tendenze come la ricerca della casa online su portali iper specializzati – ImmobiliOvunque.it, che raccoglie solo gli annunci postati da agenzie referenziate, è uno dei più apprezzati – si parla di un incremento del 30% dei prezzi delle nuove costruzioni.
Questi numeri, messi in primo piano da un recente sondaggio di Rexer, agenzia immobiliare che vede tra i partner anche Banca Intesa, sono stati incrociati, per dare vita a un quadro il più completo possibile, con quelli relativi alle scelte dei proprietari.
In quest’ultimo caso, è emersa la tendenza a temporeggiare, con lo scopo di arrivare a mettere la casa in vendita al raggiungimento del picco dei prezzi.
Basterebbero questi soli dati per comprendere, in parte, i motivi per cui, in Italia, le compravendite immobiliari sono in continuo calo. Per la fine del 2024, i player del settore si attendono un calo dello 0,5% rispetto al 2023.
Si tratta di previsioni che, a modo loro, possono essere definite incoraggianti. Per rendersene conto, è sufficiente pensare che, tra il 2022 e il 2023, il calo è stato del 9%. Come sempre, ci sono differenze importanti da città a città.
A questo punto, però, è naturale chiedersi come siano andate le cose negli ultimi mesi. Vediamolo nel prossimo paragrafo!
Nel corso del primo semestre dell’anno in corso, il mercato immobiliare in Italia ha concretizzato performance diverse a seconda delle città. Se si confrontano i dati dei primi sei mesi del 2024 con quelli del medesimo periodo del 2023 è possibile notare segni positivi in città come Bergamo e Napoli, dove le compravendite residenziali sono cresciute del 5%.
Segno positivo anche per la piazza fiorentina, con il 2,3% in più rispetto ai primi sei mesi del 2023, e per Roma.
Diversi, invece, sono i numeri di Milano. Nonostante importanti novità come la definitiva inaugurazione della metro 5 e le riqualificazioni di diverse zone in vista delle olimpiadi invernali Milano – Cortina, sotto la Madonnina prosegue il calo degli acquisti immobiliari, che hanno perso il 9% tra il primo semestre del 2023 e i sei mesi iniziali di quest’anno.
A Venezia la perdita di quota è stata ancora più consistente e pari all’11% circa.
Tornando agli immobili di nuova costruzione, ricordiamo che sono sempre più difficili da trovare sul mercato. Soprattutto quando si parla di immobili di lusso, la loro richiesta è molto alta in particolare da parte di clienti internazionali pronti a mettere sul piatto cifre importanti.
In generale, si può notare una maggior dinamicità del mercato. Questa tendenza sta interessando in particolar modo l’hinterland delle grandi città dove, come dimostra il caso di Milano, i prezzi sono spesso troppo onerosi per l’acquirente medio.
I dati messi in primo piano dalla survey di Rexer stanno facendo temere a molti lo scoppio di una bolla immobiliare. Ci sarà? Secondo gli esperti del settore, non si parla di rischio concreto, ma la tendenza, evidenziata dal sopra menzionato sondaggio, di attendere che i prezzi arrivino al loro massimo per guadagnare il più possibile dalla messa in vendita del proprio immobile potrebbe creare uno scenario degno di attenzione a tal proposito.
Non resta che attendere e vedere cosa riserverà un futuro senza dubbio influenzato da fattori come le politiche monetarie, la tecnologia e la riduzione dei tassi, un fattore che ha un ruolo importante nell’impulso agli acquisti.