Meteo. Mentre sullo scacchiere europeo la componente nord-africana continua a rinforzarsi fino a sollevare masse d’aria calda e polverosa di origine nord-africana, risultano ancora evidenti i presupposti che avevo ipotizzato, da lungo tempo come un appassionato di Meteorologia, per la formazione di un “Medicane”, ovvero una tempesta extratropicale mediterranea (Mediterranean Tropical Likes Cyclones). Parlandone al presente, la goccia fredda non è ancora evoluta in tempesta mediterranea, la quale presenta i connotati di un vortice di bassa pressione ora presente tra la Grecia e le coste mediterranee del Nord Africa, responsabile come abbiamo potuto notare, dell’intensa fase di maltempo sulla Grecia centrale. L’area perturbata o temporalesca si sta avvitando in senso antiorario nel nostro emisfero boreale dando origine ad ciclone extratropicale differentemente dalla situazione meteorologica sull’Atlantico tropicale che è consona dal mese di Agosto, mese nel quale come abbiamo visto insieme si sviluppano le tempeste tropicali, dal nome della superficie dell’oceano tropicale dal quale si generano differentemente per quanto riguarda la tempesta tropicale. Intanto, le masse d’aria calda e polverosa tengono alta la colonnina di mercurio sul Mediterraneo centro-occidentale fino all’Europa centro-occidentale consentendo valori massimi della colonnina di mercurio in risalita specie in Francia e in Spagna, ma con aree più calde anche nei Paesi Bassi, anch’essi nelle aree pianeggiati e vallive esposte al caldo intenso e all’aumento della percentuale di umidità. Nelle aree interne italiche è molto probabile l’escursione termica tra la notte e il primo mattino. Le correnti d’aria di Scirocco, dopo essere ruotate dal Grecale, rimarranno attive anche nei prossimi giorni, quando l’area depressionaria proveniente dalla Grecia, attualmente di origine afro-mediterranea, transiterà nella costa nord-orientale maghrebina della Libia, i cui temporali e le raffiche di vento anche orizzontali potrebbero scatenare delle tempeste di sabbia. I rovesci e i temporali interesseranno il territorio libico con più probabilità rispetto agli scorsi giorni, esaurendosi e sfiorando il confine con l’Egitto (mashrek): essi sono rari per taluni territori geografici avvolti dalla calura e dall’aridità del Deserto del Sahara che continueranno a beneficiare ancora per un periodo di tempo più ampio delle alte pressioni caratterizzate dalla subsidenza atmosferica della Cella di Hadley. Si tratta di aree che, annualmente non ricevono i 100 mm di precipitazioni e mensilmente hanno superato i 100 mm di pioggia in un giorno/due giorni sulla Grecia centrale (nubifragi e nubifragi lampo). Dopo la fine della prima decade di Settembre l’area di Settembre, l’area di bassa pressione di origine mediterranea si smorzerà e l’alta pressione in quota di matrice nord-africana ricomincerà ad espandersi completamente. L’alta pressione si potrebbe indebolire nel corso della prossima settimana solo sui settori centro-settentrionali dell’Europa quando l’Italia verrebbe parzialmente interessata di nuovo dal transito di un fronte freddo che interesserebbe, stando alle ultime analisi, il settore settentrionale della penisola e il versante adriatico. Dunque, una serie di ipotetici uragani, ovviamente atlantici, potrebbero successivamente originarsi in seguito al passaggio del rapido fronte instabile e porre limite alle precipitazioni sull’area mediterranea, permettendo bel tempo sulla penisola italica per tutto il restante periodo successivo; tuttavia, data la distanza di tempo da quest’ultima tendenza, ne torneremo a parlare nei prossimi aggiornamenti meteo in forma scritta.
Fonte immagine dell’editoriale meteorologico: https://canaledieci.it/2023/04/13/a-roma-lazio-pomeriggio-13-aprile-allerta-meteo-gialla-temporali-vento-forte/
Grazie e al prossimo appuntamento meteo.
Riccardo Cicchetti