Meteo. Correnti più fresche e umide nord-atlantiche scorreranno nelle prossime ore. Che tempo farà

Meteo. La discesa delle saccature bariche fino alle medie latitudini sta determinando i presupposti per i quali le condizioni meteorologiche possano di nuovo essere volte ad un convoglio di correnti d’aria dai quadranti meridionali, precedentemente di Scirocco e di Ostro che sollevano in sospensione nell’atmosfera il particolato atmosferico rappresentato dalle polveri sahariane, le quali si depositano al suolo attraverso le correnti d’aria e le deboli precipitazioni. La successiva convergenza con il flusso umido atlantico che devia di traiettoria dalle latitudini più settentrionali grazie alle modeste espansioni dell’Anticiclone delle Azzorre lungo il meridiano di Greenwich, determina la spinta dell’aria caldo-umida attecchita dal Mediterraneo e i suoi bacini fino all’interno della nostra Troposfera dove giova un ruolo importante il calore latente di condensazione, lo stesso processo è successivamente in grado di determinare la genesi dei nuclei di condensazione, la sublimazione ad alta quota attinente ai “cumulonimbus ad incus” in tarda Primavera e in Estate solo in quota, nonché la velocità delle correnti d’aria ascensionali anche dalle correnti d’aria orizzontali che vengono per l’appunto richiamate dalle aree subtropicali, in particolare dalla Siria e dal Nord Africa. L’intensità dell’instabilità sarà determinata dall’afflusso di masse d’aria più fresca in quota di origine polare-marittima (latitudine attorno al sessantesimo parallelo, prossime anche alla Groenlandia), le quali vengono più volte destabilizzate dalla superficie oceanica. Esse sono dunque provenienti dalle perturbazioni nord-atlantiche che, a partire dalla giornata odierna, dunque di domenica 19 Maggio, saranno in grado di coinvolgere gran parte dell’Italia settentrionale e del Centro-Sud, in maniera progressiva all’avanzare dell’asse della saccatura fino ai bacini centro-meridionali e meridionali, questi ultimi protetti da una modesta area di alta pressione di carattere caldo e di matrice tropicale-continentale.

Evoluzione del tempo

Il continuo affluire d’instabilità e d’aria più fresca di origine nord-atlantica rimescolerà l’aria determinando non solo la possibilità di piogge sull’arco alpino e sulle Prealpi. La serie di impulsi instabili caratterizzati dall’afflusso del vento di Maestrale sarà consenziente nel favorire precipitazioni piovose associate alle nubi nembostrati in transito sia nella giornata di domenica che di lunedì in un contesto meteorologico spiccatamente variabile. Nella giornata di martedì è probabile che un’altra a tratti anche intensa perturbazione coadiuvata da un vortice depressionario posizionato sulla Francia, si sposterà seguendo  il flusso zonale appartenente alle correnti occidentali facendone scaturire condizioni meteorologiche di maltempo specie sulle regioni settentrionali, dove le piogge potrebbero presentarsi localmente anche di forte intensità a causa dei richiami meridionali, umidi e molto miti, fino alle regioni del Centro-Nord. Là dove ci saranno precipitazioni più intense, a causa dei moti convettivi ascensionali e discensionali che sorreggono le precipitazioni, le temperature saranno in abbassamento e l’aria moderatamente fredda, dopo la prima escursione termica primaverile, sarà più evidente nei bassi strati permettendo temperature più basse di notte e al primo mattino che acuiranno la sensazione di freddo, esattamente come può accadere quando soffia il Maestrale (vento maestro) o un altro vento dai quadranti settentrionali che viene percepito più freddo dal nostro corpo, le raffiche di vento dovute al vento discendente (downburst dove è più aperto e forte), generano un affievolimento del vento a tarda giornata e un calo termico specie nell’area interessata. L’estensione di tale nuvolosità concernerà anche le nostre regioni centrali a partire dal settore tirrenico dove saranno probabili rovesci di pioggia alternati di debole e di moderata intensità fino a raggiungere il versante adriatico poiché invece di muoversi verso sud-est, la perturbazione si sposterà verso est e la convergenza d’aria al suolo dove nasceranno sistemi temporaleschi più intensi, in prossimità delle Prealpi, si porterà sulle regioni di nord-est facendo sì che possano crearsi connotati per lo sviluppo di forti temporali autorigeneranti, mentre le piogge moderate e diffuse concerneranno il Centro e il Centro-Sud, lasciando scoperte dalla variabilità atmosferica solo le estreme regioni meridionali attualmente interessate da un altro, più moderato, agglomerato di polveri sottili, ma di origine sahariana e dalla massa d’aria calda di estrazione subtropicale. 

La nostra regione Abruzzo, invece, a partire dai settori marsicani e aquilani verrà coinvolta da nubi nembostrati e precipitazioni, solo nel corso del fine settimana tale instabilità atmosferica si esaurirà, ma le montagne, nelle ore più calde del giorno, si ipotizza trovino la possibilità dello sviluppo di isolate lacune bariche sulle cime dei rilievi ove nascono temporali di calore tipicamente montuosi, ma anche pianeggianti e collinari in determinate condizioni e situazioni del profilo verticale atmosferico lungo tutta la dorsale appenninica e a volte solo sull’Appennino centro-meridionale sotto forma di focalai in formazione localizzata anche a livello precipitativo visti dal satellite. In caso di umidità nei bassi strati della nostra atmosfera, si generano spinte ascensionali in prossimità dei rilievi spesso causa di rovesci più intensi sotto forma di piovaschi e grandinati, a seconda del transito dei fronti freddi e delle infiltrazioni in quota. Dopo una brevissima tregua di alternanza tra Sole e nubi anche sulle regioni del Nord Italia, anche le giornate di mercoledì e giovedì saranno interessate dal ritorno delle precipitazioni piovose di moderata intensità sulle regioni del Centro Italia, in un contesto spiccatamente variabile, tipico del periodo tardo-primaverile. Dell’evoluzione meteorologica che si sta di nuovo profilando dai connotati instabili della fine del mese di Maggio e l’inizio del mese di Giugno (Estate meteorologica), se essi stessi evolveranno nella media meteo-climatica e come potrebbero essere inquadrati dal punto di vista previsionale, ne torneremo a parlare nel prossimo aggiornamento meteo in forma scritta, data la distanza di tempo che ci separa da quest’ultima tendenza meteorologica.

Grazie e arrivederci.

Riccardo Cicchetti

Redazione - Il Faro 24