Meteo. Indice di calore intenso nelle prossime ore. Pericoloso esporsi alla radiazione ultravioletta senza protezione. Vedremo la durata del caldo nord-africano anche intenso sull’Italia e instabilità centro-europea

Meteo. Le Isole Britanniche non sono state comprese dalle masse d’aria molto calda di origine nord-africana che dal Deserto del Sahara, in particolare sui settori maghrebini, convogliano la maggior parte del particolato atmosferico e la maggior parte dell’aria molto rovente al suolo in estensione dalle dune sabbiose. La maggior parte delle polveri sahariane in sospensione che possono oltrepassare anche aree della media troposfera in prossimità del Sud America e della foresta amazzonica, viene spolverata in sospensione nella nostra Troposfera dalle correnti calde dai quadranti meridionali, mentre in quota permane un robusto promontorio anticiclonico di origine afro-mediterranea. Trattandosi di un’area di origine, le correnti d’aria che seguono l’asse anticiclonico in spostamento vengono a ruotare in Libeccio e in Ostro, ma non principalmente in Scirocco, in rotazione anticiclonica oraria nel nostro emisfero boreale. A seconda della quantità di caldo che affluisce dentro l’area di alta pressione di origine subtropicale e di estrazione tropicale-continentale e della morfologia, ma soprattutto dell’orografia territoriale fanno sì che i venti di ricaduta e l’assenza delle brezze marine come in genere accade, in alcune località aumentino decisamente sia lungo la costa adriatica che sul settore pedemontano e accrescano in alcune aree le temperature massime facendo sì che, dettagliatamente parlando, durante l’ondata di caldo intenso già in atto che è riuscita a raggiungere il suo massimo apice, allontanandosi dalle aridità del deserto, ci siano punte massime su tutta l’Europa meridionale e il Mediterraneo centro-occidentale. Esse continueranno ad aumentare, grazie alla superficie marina del Mediterraneo e dei suoi bacini più caldi della norma, la quantità di umidità che inizierà ad essere più elevata, come dicevo negli scorsi articoli meteo in prossimità nelle aree costiere dal punto di vista soprattutto dei valori minimi; mentre la secchezza dell’aria e dunque l’aria torrida nelle aree interne moltiplicherà le cause per le quali ci stiamo tutti tutelando, ossia lo sviluppo degli incendi boschivi: dunque le fiamme non vengono solo spostate infiammando e nutrendosi di ossigeno e vegetazione, ma il suolo e la vegetazione anche e soprattutto boschiva diventano improvvisamente più aride grazie alla scarsità delle precipitazioni e al cambiamento dello stato del suolo, facente parte della crosta terrestre. Non solo anche il fatto che il caldo agisce proponendosi in forma piuttosto intensa e amplificata dalle aree territoriali, ma anche l’intervento sotto l’azione delle correnti d’aria che, nel settore sottovento, dopo il loro placarsi, favoriscono il ristagno d’aria caldo-umida nelle vallate delle aree montuose appenniniche e nella conca del catino padano. In tali aree di pianura e lungo la costa si registreranno, in assenza di queste brezze marine ritornanti in spiaggia e brezze di monte nelle aree interne appenniniche, punte tra i 38 e i 39 gradi centigradi all’ombra dove sarà probabile sfiorare i 40 gradi centigradi percepibili all’ombra. Dunque il massimo apice dell’ondata di caldo intenso dal Nord Africa che sta ripiegando sull’Italia occidentale, centrale e meridionale, oltre che sulla Penisola Iberica e il Portogallo dove ci sono aree completamente coinvolte da punte massime e minime da elevati indici di calore (Heat Index), è indotto dai moti della subsidenza atmosferica in attività alle alte quote del profilo troposferico stabilizzato di temperatura al Centro e al Sud, specie lungo la costa tirrenica.  Tutto l’arco alpino, invece, viene sovrastato dalle infiltrazioni fresche e instabili di origine atlantica determinando aria un po’ più fresca dovuta ai temporali di calore (raffiche di vento discensionali “possibili” localmente annesse) che le stanno ricoprendo tutte, specie nelle ore più calde del giorno e aria un po’ più fresca dovuta ad un più completo rimescolamento dell’aria. Il mare si presenterà calmo o poco mosso e la ventilazione sarà di brezza solo a ridosso delle montagne appenniniche e lungo le coste verso le ore diurne del giorno. Durante la serata, invece, si verificherà lo smorzamento di questa localizzata corrente convettiva bassa a causa della subsidenza atmosferica in quota garantita dalla rimonta dell’area di alta pressione che avrà ben guadagnato terreno. L’escursione termica (differenza tra le temperature massime e le temperature minime) rispetto al mare che si raffredda più lentamente rispetto alla terraferma incrementerà le temperature stazionarie o in lieve diminuzione.

Ci potrebbe essere la possibilità che i temporali sporadici e le raffiche di vento rinfrescanti molto più forti riescano a sfondare fino alle aree padane completamente esposte all’insolazione e solo queste ultime parzialmente protette, di cui un minimo depressionario di 1015 HPa (isobara di differenza in confronto alle altre fino al centro dell’anticiclone termico) al suolo registrabile alle nostre medie latitudini (più basse rispetto all’Europa centro-settentrionale) e rappresentante un massimo di alta pressione in quota; intanto il Wind Chill (la temperatura percepita dal nostro corpo in caso di forte vento) e le masse d’aria molto fresca di origine polare-marittima e più fredda in quota avranno un’altra parentesi da risvolto di stampo autunnale per l’Italia che sarà ammantata da degli estremi di caldo da cui meglio ripararsi dalla radiazione ultravioletta verso il suolo, anche con la densità in aumento a causa della gravità. Le aree centrali e centro-settentrionali dell’Europa verranno infatti caratterizzate dalla variabilità atmosferica e il successivo e momentaneo afflusso di correnti d’aria moderatamente fredda o molto fresca in discesa dalle aree artico-marittime, in particolare dal Labrador, la Scandinavia e l’Islanda, dopo l’afflusso nord-atlantico o polare-marittimo. Torneremo a parlare della durata superiore ai cinque giorni e del fatto che possa esserci una rinfrescata successivamente ad un lungo periodo nel prossimo aggiornamento meteo in forma scritta. In effetti, come contrariamente affermavamo dall’inizio dell’approfondimento meteo, la curvatura anticiclonica, si sarebbe potuta estendere fino alla Gran Bretagna o all’Europa orientale e al territorio euro-asiatico; invece sull’Europa centro-orientale e centro-settentrionale continuano a scorrere masse d’aria molto più fresca o moderatamente fredda autogestite dal Ciclone d’Islanda e il Vortice Canadese, che sarebbero andate a scorrere lungo i suoi bordi orientali del promontorio e del blocco anticiclonico.

Fonte immagine presente nell’articolo meteo: ECMWF – METEORED

Fonte di provenienza solo dell’immagine dell’editoriale meteo: https://www.dire.it/02-06-2022/743326-ondata-di-caldo-sullitalia-arriva-un-weekend-bollente-fino-a-40-gradi-al-sud/ 

Grazie e, per saperne ancora di più riguardo l’evoluzione del tempo, al prossimo aggiornamento di approfondimento di Meteorologia. 

Riccardo Cicchetti

Redazione - Il Faro 24