Una tendenza che sta crescendo anche in
Italia, soprattutto negli ultimi periodi, anche sulla scia di mode e tendenze
che come sempre riescono a spostare l’opinione dei consumatori comuni. Ebbene
si sta parlando di un nuovo concetto che ha fatto breccia di recente in Italia
come detto, anche se la sua origine affonda a qualche decennio fa.
Il life coaching nasce per migliorare la vita di un individuo guidandolo nel
raggiungimento di determinati obiettivi: una disciplina che rientra nel quadro
più generico di coaching, come grimaldello per sbloccare il potenziale delle persone
che spesso rimane immobile.
Il coaching si pone come obiettivo quello di migliorare le performance, ecco
perché viene impiegato spesso e volentieri anche in ambito sportivo: molti
grandi campioni, del calcio e non solo, si affidano ad un mental coach per
ottimizzare le proprie energie e focalizzarsi al meglio sul raggiungimento
dell’obiettivo finale.
Cos’è il Coaching
Si potrebbe definire il coaching come
un processo che mira a migliorare le prestazioni e si concentra sul “qui e
ora” piuttosto che sul passato o futuro distante. Ed è importante
specificare che il coaching non ha nulla a che vedere con la psicologia,
tutt’altra disciplina.
Ebbene partendo proprio dall’utilizzo in ambito sportivo, negli ultimi tempi il
coaching è diventato applicabile in tutte le aree della vita quotidiana, negli
affari, nel lavoro, nei viaggi. Oggi non è più così raro affidarsi ad un
trainer che aiuti a raggiungere i propri obiettivi nella vita e nel lavoro.
La filosofia alla base del coaching è che noi umani abbiamo risorse
incommensurabili di energia, saggezza, abilità e genio in attesa di essere
messi in moto. Possiamo creare la vita che vogliamo più velocemente e più
facilmente collaborando con un trainer che aiuti ad utilizzare queste risorse
per facilitare il cambiamento e realizzare il nostro potenziale.
Il Coach non cura
Attenzione alla distinzione fatta in
precedenza, che è fondamentale; ciò anche in virtù del fatto che, talvolta, può
capitare di imbattersi in persone che spacciano competenze che non hanno. Il
coaching non cura, non si tratta quindi di uno psicologo o psicoterapeuta.
Ed un coach professionista deve conoscere l’importanza di identificare le
caratteristiche e le considerazioni etiche che differenziano il coaching da
consulenza, terapia, tutoraggio, consulenza o persino amicizia e sostegno
all’appartenenza al gruppo.
Mentre coaching e terapia condividono alcune somiglianze, la psicoterapia
spesso si concentra sull’impatto che il passato ha sul presente, sulla
guarigione delle disfunzioni psicologiche e sull’alleviamento del dolore
emotivo.
Differenze con la psicologia
Il coaching si concentra sul presente e sul futuro, sui punti di forza del cliente, sullo scopo della vita e sugli obiettivi, lavorando con i clienti per creare possibilità per arricchire la loro vita. Basandosi sulla convinzione che tutti gli individui siano individui integri e capaci, il coaching presuppone che l’individuo sia esperto, in grado di determinare ciò che è meglio per la propria vita e il coach lavora con loro per massimizzare i loro potenziali personali e professionali, per colmare le lacune per creare vite straordinarie.