“Quattro autoambulanze mobilitate, 15 unità operative impegnate sul campo sino alla mezzanotte, decine di persone soccorse e assistite per aver riportato piccole ustioni o per intossicazione da fumo. Sono questi i numeri della Misericordia di Pescara che ieri è stata impegnata sul campo, in prima linea, contro l’emergenza roghi che hanno colpito la Riserva dannunziana. Una presenza importante che ancora una volta ha confermato la disponibilità e la professionalità dei nostri volontari sempre pronti a garantire collaborazione a cittadini e Istituzioni quando più ce n’è bisogno”. Lo ha detto il Governatore della Misericordia di Pescara, Cristina D’Angelo, fornendo i numeri dei servizi e delle attività svolte in occasione dell’emergenza incendi.
“Nella giornata di domenica la Misericordia solitamente opera sul campo con due mezzi di soccorso – ha spiegato il Governatore D’Angelo -, le unità 81 e 82, che corrispondono alle due postazioni convenzionate per l’emergenza sanitaria ventiquattro ore su ventiquattro. Ieri però intorno alle 16 il servizio del 118 ci ha chiesto di allertare anche una terza autoambulanza per quanto stava accadendo nella pineta dannunziana che di fatto non lasciava presagire nulla di buono: nel giro di mezz’ora abbiamo schierato sul campo anche le unità 83 e 84 con i relativi equipaggi, e un fuoristrada che presidiava tutta la zona. E la presenza imponente della Misericordia si è rivelata fondamentale: per tutta la giornata i nostri volontari, 15 quelli impegnati, sono stati coinvolti nell’evacuazione dei numerosi feriti nella zona della pineta dannunziana e nella loro assistenza, parliamo di persone che presentavano segni di intossicazione dal fumo respirato o con piccole ustioni mentre cercavano di spegnere le fiamme con mezzi di fortuna. E sempre la Misericordia è stata coinvolta nell’assistenza degli uomini impegnati nelle operazioni di spegnimento del fuoco attorno alla scuola media ‘Croce’ in via Scarfoglio. Il nostro lavoro – ha proseguito il Governatore D’Angelo – è andato avanti sino a mezzanotte senza intoppi, grazie alla formazione dei nostri volontari che conoscono esattamente le procedure e i protocolli per affrontare i momenti di vera emergenza, facendo emergere il lato più bello e sano del volontariato, ovvero quello di uomini e donne, giovani o meno, che, nel momento più critico, sanno accantonare impegni personali e attività, per mettersi al servizio della collettività e dei più fragili”.