Missione di pace a Kiev, anche un marsicano nella spedizione che partirà mercoledì

Ci sarà anche un marsicano nella delegazione del Movimento Europeo di Azione Non Violenta (MEAN) che si recherà a Kiev l’11 e 12 luglio. Massimo De Maio, ecologista, attivista per la pace e docente di ecologia integrale presso la Pontificia Università Antonianum, partirà da Tagliacozzo per unirsi ad altre decine di attivisti italiani impegnati nella capitale Ucraina in diverse iniziative per la pace.

Giovedì 11 luglio, si terrà a Kiev una preghiera interreligiosa per la pace, in collegamento con numerose piazze Italiane. Sulla piazza di Santa Sofia, si succederanno preghiere cattoliche, ortodosse, ebraiche e musulmane. La data è stata scelta per il suo alto valore simbolico, in quanto giorno di San Benedetto, patrono dell’Europa, e anniversario della strage Srebrenica. Il giorno seguente, venerdì 12 luglio, gli attivisti italiani lavoreranno con gruppi della società civile ucraina sulla costruzione di una strategia comune per realizzare i Corpi Civili di Pace Europei.

Su cinque tavoli interculturali verranno affrontati temi legati alla cultura della convivenza, alla risoluzione pacifica dei conflitti, alla verità e alla riconciliazione nei territori colpiti dalle guerre, ai traumi della guerra, ai circoli di amicizia interconfessionale. Con l’occasione si rinsalderanno le collaborazioni già avviate dal MEAN, fin dai primi giorni successivi all’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, per dare supporto e solidarietà alla popolazione.

È prevista anche la consegna di uno scuolabus donato dal Comune di San Salvatore di Fitalia (Messina) alla Municipalità di Vishgorod (Kiev). L’offensiva militare russa procede senza sosta con bombardamenti su obiettivi civili, uccisioni, violenze e rapimenti di bambini. Ha fatto notizia in queste ore l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev colpito da un missile russo. Putin e i suoi generali hanno rifiutato qualsiasi ipotesi che ponga termine al conflitto, al netto della resa e della sottomissione delle regioni occupate. Il Mean ritiene che la resistenza all’invasione si annoveri tra i diritti di un popolo invaso ma che sia necessario mettere in campo anche un protagonismo della società civile per prevenire, contrastare e uscire dai conflitti armati.

Le follie imperialiste dei dittatori e dei loro generali schiacciano qualsiasi spazio di ricostruzione civile e di dialogo tra i popoli. I Corpi Civili di Pace Europei nascono proprio da questa necessità di non delegare la costruzione della pace a nessun governo, di mettere in campo un protagonismo civile delle persone comuni nella costruzione della Pace. MEAN è un’iniziativa di persone a cui hanno aderito rappresntati di Azione Cattolica Italiana, Movimento Adulti Scout, Movimento del Volontariato Italiano, Base Italia, Rete Sale della Terra, iMovimento Focolari di Bruxelles, Vita Non Profit, Fondazione Gariwo, Comunità Progetto Sud, Amici di Raoul Follereau della Puglia, Reti della Carità, ANCI e diversi giornalisti.

Redazione - Il Faro 24

Share
Published by
Redazione - Il Faro 24