L’amministrazione comunale ha acquisito nel proprio patrimonio immobiliare un garage in via Vincenzo Agostinone, confiscato ad una famiglia camorristica. Il locale si unisce al patrimonio sequestrato in via Vestina il mese scorso e a breve la polizia locale agirà allo stesso modo anche su altri due appartamenti, uno in via Agostinone e l’altro in via Isonzo sempre appartenuti alla famiglia campana.
“Ringrazio la polizia locale e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per gli immobili destinati alla città – dice il sindaco Ottavio De Martinis -. Ancora una volta con un’azione sinergica siamo riusciti a ripristinare la legalità acquisendo un bene della camorra. Un segnale importante per sanare le gravi anomalie che nel corso degli anni si sono consumate sul nostro territorio. Nelle prossime settimane ci saranno altre risposte forti nell’ambito della legalità con l’acquisizione di altri immobili e a fine anno con lo sgombero di altri appartamenti occupati abusivamente. I beni confiscati rappresentano certamente un simbolo di riscatto e possono diventare una vera e propria risorsa sociale per Montesilvano, per questo anche il garage verrà consegnato all’Azienda speciale per le attività rivolte alla categorie più deboli”.
“Dopo l’arresto del clan nel gennaio del 2010 – spiega il capitano della polizia locale Nino Carletti – , con il sequestro patrimoniale da parte della DIA (Direzione Investigativa Antimafia), nel 2012 il Tribunale di Napoli ha stabilito la confisca di circa cento immobili appartenenti alla stessa famiglia e nel 2014 la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza. Gli immobili sono così entrati nella disponibilità dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, la quale ha contattato la polizia locale chiedendo al Comune di Montesilvano di preparare tutte le pratiche per l’acquisizione definitiva”.
“Nel garage erano custoditi dei ferri vecchi raccolti dagli occupanti, che hanno deciso di lasciare il locale dopo una trattativa con gli agenti della polizia locale – afferma il consigliere delegato alla Sicurezza Marco Forconi – . Le forze dell’ordine hanno inserito un cartello sulla porta basculante del garage per indicare che il locale è nelle disponibilità dell’agenzia nazionale e che verrà donato al Comune per essere destinato a scopi sociali. In passato anche l’edificio di via Mincio è servito per aiutare le persone più fragili, stessa destinazione per l’appartamento sequestrato un mese fa in via Vestina insieme a un garage e a un posto auto”.