Sono 10 i progetti finalisti giunti alla finale di C-Lab, l’iniziativa finanziata dal Miur che ha visto 40 studenti e ricercatori presso l’Università di Teramo, impegnati a creare nuove tecnologie per il futuro.
Tra quelle premiate spiccano progetti di agritech, foodtech, biotech. Un’interessante opportunità di incontro tra startup che vogliono investire in progetti innovativi.
Primo classificato, il progetto di Giulia Sabbatinelli, ricercatrice di NeuroScienze presso l’Università D’Annunzio con Samuele Cesarini studente di Economia e Comunicazione all’UniTE, che hanno messo a punto Wonder Prenatal Test, una tecnologia per prevenire malattie del feto attraverso un prelievo di sangue. Al secondo posto il giovane aiellese Pierluigi Nucci, in rappresentanza di una startup di 8 ricercatori, con Pumbaa, un innovativo progetto dedicato ai celiaci e a chi è intollerante al lattosio che permette di ottenere farina da grilli e larve.
E per finire Lampfish un progetto biotech di cui si è occupato Carmine Merola, ricercatore di Biotecnologie cellulari e molecolari presso l’Università di Teramo, che permette di monitorare lo stato di salute di alcuni pesci usati in laboratorio.
Subito dopo l’estate una nuova edizione di C-Lab, come annuncia il coordinatore scientifico Christian Corsi, docente di Economia presso l’università teramana.