Il senatore abruzzese Antonio Razzi è stato proposto come prossimo premio Nobel per la Pace. Sembra una boiata ma non è affatto così. C’è una petizione online, sul noto sito Change.org, i cui firmatari sono già più di mille. Razzi, conosciuto inizialmente per i suoi discorsi – ripresi da una telecamera nascosta – all’interno dei palazzi romani, poi passato alle cronache per i cambi di casacca (da IdV a FI), è stato un simbolo del programma ‘Crozza nel Paese delle meraviglie’ del noto comico Maurizio Crozza.
Adesso, a distanza di pochi giorni dal suo ultimo viaggio in Corea del Nord, dove rimase peraltro bloccato a causa del cancellamento di alcuni voli, viene proposto al Nobel con la seguente motivazione: “Come ben sappiamo il sen. Antonio Razzi è uno dei pochi politici conosciuti nella Corea del Nord e i suoi interventi in politica estera in questo clima tesissimo devono essere riconosciuti. Visto che non possiamo dargli un altro vitalizio, proponiamo il nobel per la pace”.
Come detto, i firmatari sono già più di mille. E, tra i commenti, c’è anche chi la prende sul serio: “Firmo perché, se il Premio Nobel è stato conferito a un individuo come Barack Obama, responsabile di enormi spargimenti di sangue tra guerre e destabilizzazioni innescate in giro per il mondo, non esiste nessun motivo fondato per non premiare Antonio Razzi che, al netto di quel che si suol dire sul suo conto, ha profuso sforzi concreti per assicurare la pace in una delle zone più militarizzate del pianeta.”
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