Le sostanze derivate dall’oppio rappresentano i problemi di tossicodipendenza più diffusi, sia per gli effetti che possono provocare, sia per la facile reperibilità e il basso costo.
In generale, quando si parla di oppioidi, ci si riferisce a sostanze di origine naturale, vale a dire derivate dal papavero da oppio, oppure prodotti di sintesi, tra cui la morfina e l’eroina. Indipendentemente dalla loro origine, gli oppioidi producono un effetto narcotico, talvolta fino alla perdita di coscienza, e una sensazione intensamente piacevole. Tali effetti sono dovuti alla capacità della sostanza stessa di legarsi ad alcuni recettori cerebrali, sui quali sono attive le endorfine.
Per quanto certi derivati dall’oppio, come la morfina, vengano utilizzati anche in medicina, queste sostanze tendono spesso a causare dipendenza, soprattutto in presenza di determinati fattori psicologici, sociali o ambientali. I problemi di dipendenza dalle sostanze oppiacee sono complessi e rischiosi, e possono provocare gravi problemi di salute, mettendo in pericolo la vita stessa di chi ne fa abuso, oltre a limitarne drasticamente la qualità della vita.
La dipendenza da una sostanza oppiacea provoca disagio, seri effetti collaterali e richiede una quantità sempre più elevata per soddisfare il proprio fabbisogno. Inoltre, interrompere improvvisamente l’assunzione di questo tipo di sostanze comporta inevitabili crisi di astinenza.
Per tale ragione, è necessario rivolgersi ad un centro specializzato nel trattamento delle dipendenze, in grado di offrire un percorso mirato e preciso, personalizzato per ogni singolo paziente.
Il San Nicola, eccellenza italiana nell’ambito del trattamento delle dipendenze, offre consulenze e soluzioni terapeutiche su misura, accogliendo i pazienti nella propria struttura, dove possono trovare non solo un team di professionisti preparati e competenti, ma anche una vera e propria oasi di tranquillità e riservatezza, dove dedicarsi a sé stessi e impegnarsi per risolvere definitivamente i problemi dell’abuso e della dipendenza.
Oltre al percorso di disintossicazione, gli ospiti del centro hanno a disposizione un alloggio confortevole e la possibilità, una volta raggiunto un livello ottimale di benessere e di equilibrio, di essere seguiti in maniera continuativa, per prevenire le recidive e rispondere a dubbi e incertezze.
Oltre al tipico effetto di alcune sostanze stupefacenti, come appunto gli oppioidi, che agiscono sui recettori neuronali e provocano tolleranza e dipendenza, con la necessità di ricorrere a dosi sempre più elevate, esistono altri fattori che possono favorire il verificarsi di una situazione di dipendenza.
Prima di tutto, minore è l’età in cui si inizia a fare uso di sostanze stupefacenti, maggiore sarà la probabilità che si sviluppi una dipendenza, e purtroppo alcune droghe sono molto diffuse tra gli adolescenti, soprattutto gli oppioidi di sintesi, poiché hanno un costo relativamente basso.
Sempre legata all’età, è la presenza di amici coetanei che possono indurre anche un soggetto piuttosto riluttante a fare uso di droga o alcol, in quanto influenzato dal gruppo. Talvolta, a questi fattori si aggiunge una situazione famigliare controversa, ad esempio la mancanza di controllo da parte dei genitori o l’incapacità di rilevare e comprendere il problema.
Inoltre, se in famiglia esiste già una situazione di dipendenza, è molto più facile che anche i più giovani ne siano influenzati negativamente. Senza tralasciare l’aspetto della salute mentale: chi utilizza una sostanza, compresi i farmaci specifici, per trattare un problema di ansia o depressione, tende spesso a sviluppare una dipendenza.
In pratica, è evidente come alcune persone siano fin dall’inizio a rischio di generare rapidamente una dipendenza che, nel caso dei derivati dall’oppio, è comunque molto frequente, se non inevitabile.
Come abbiamo detto, esistono sostanze oppioidi di origine naturale, e prodotti di sintesi, vale a dire sostanze prodotte in laboratorio con caratteristiche simili ai derivati dell’oppio naturali. In genere, si tratta di farmaci antidolorifici e anestetizzanti, che possono essere anche molto più potenti della morfina stessa, per questo vengono somministrati sotto controllo medico, solo in casi estremi e a minime dosi.
Tuttavia, trattandosi di sostanze reperibili con facilità e dal prezzo piuttosto basso, si stanno diffondendo soprattutto tra i giovani, che le utilizzano come stupefacenti e ne fanno spesso abuso, con il rischio non solo di creare una situazione di dipendenza, ma anche di subire effetti collaterali gravi e rischiosi.