L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo ed il Sindacato Giornalisti Abruzzesi, nelle persone di Stefano Pallotta e Adam Hanzelewicz, esprimono massima solidarietà a Paolo Vercesi, giornalista de Il Messaggero vittima di un’aggressione verbale da parte del Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. “L’aggressione verbale subita, al porto di Pescara, durante una manifestazione pubblica, dal collega Paolo Vercesi de ‘Il Messaggero’, da parte del Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, alla presenza di numerosi testimoni, ancora una volta, evidenzia come l’esercizio critico della libertà di stampa non sia gradito da coloro che interpretano il ruolo politico alla stregua del manovratore che non ama essere disturbato. Il fatto, peraltro, si verifica in un momento nel quale i giornalisti sono vittime di aggressioni fisiche e di minacce di morte che evocano inquietanti scenari di degrado dei valori civili e di messa in discussione delle libertà fondamentali. È una situazione preoccupante che desta ancor più allarme quando chi ricopre incarichi di alto livello istituzionale abdica con istintiva noncuranza all’etica della responsabilità.
D’Alfonso ha ribattuto attraverso il suo profilo Facebook, pubblicando un video di pochi secondi in cui dice: “…Tutti quelli che hanno accumulato quintali di sciocchezze sull’ impossibilità, l’inutilità, gli eccessivi costi, il fatto che comunque mai e poi mai sarebbero cominciati i lavori. Non mi vorrei trovare nei panni di tutti costoro…”. Poi D’Alfonso aggiunge questo commento al video: “Quella riprodotta nel video sarebbe una ‘aggressione verbale’ da parte mia ai danni del giornalista del Messaggero Paolo Vercesi, autore degli articoli qui sotto. Giudicate voi”.
Sembra, però, che oltre allo spezzone pubblicato da D’Alfonso ci sia molto di più.
Solidarietà a Vercesi è stata espressa anche da diversi esponenti del mondo politico regionale.