“A freddo come un’esecuzione. Alle 23 di questa notte, una fucilata ha fulminato Orsa Amarena.
Ma come si fa! Come si può uccidere un’Orsa?
Amarena era la grande mamma simbolo del Parco Nazionale, rincorsa da turisti, bambini, studiosi, naturalisti. Amata da tutti.
L’assassino è stato subito identificato dai Guardiaparco. Non spendo nemmeno una parola per costui. Certo va punito, in maniera esemplare. Qualsiasi punizione però non ci ridarà Amarena e non la restituirà ai due cuccioli che rimangono soli.
È un danno enorme, gli orsi sono ormai una sessantina ed è stata colpita una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Una grande mamma orsa. Sia da assessore regionale ai Parchi che da parlamentare ho lavorato tanto perché gli orsi non si estinguessero e tornassero a fare famiglia nel PNALM e nei parchi abruzzesi. Con grandi sforzi, scientifici ed economici, abbiamo raggiunto l’obiettivo. Prevedendo anche indennizzi per i possibili danni alle attività.
Amarena, pur arrecando qualche danno ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo. Di pochi giorni fa il video che la faceva vedere nell’ abitato con i suoi cuccioli. Ed i turisti ammaliati. Amarena non colpiva l’uomo.
L’uomo invece l’ha colpita a fucilate. Che la giustizia faccia il suo corso.
La Regione e l’Ente Parco si costituiscano parte civile a tutela della immagine della Regione dei Parchi. Tutte le istituzioni si stringano attorno al Parco per rafforzare gli strumenti di tutela, valorizzazione e promozione del nostro Abruzzo Regione verde d’Europa.” Così on Stefania PEZZOPANE, della Direzione Nazionale Pd, già Assessore regionale ai parchi abruzzesi e parlamentare, consigliera comunale