PADOVANI (PSI). PREOCCUPANTE LA SITUAZIONE DEI LAVORATORI DEL CONTACT CENTER INPS DELL’AQUILA

Resta preoccupante la situazione dei lavoratori del contact center INPS dell’Aquila che ad oggi, oltre a subire da oltre un anno periodi costanti di cassa integrazione, non solo seguitano a non ricevere garanzie da parte dell’Ente e del Presidente Tridico, ma anzi rischiano di vedere sempre più lontana la possibilità di internalizzazione promessa per dicembre 2022. INPS infatti non solo sostiene di poter escludere l’applicazione della clausola sociale per dare spazio ad una selezione pubblica che significherebbe la probabile esclusione anche dei più che professionalizzati operatori della sede aquilana che esercitano da oltre 12 anni, ma continua ad ignorare le numerose richieste e proteste da parte dei rappresentanti dei lavoratori. Mi sembra una reminiscenza del passato che tengo chiara a mente e avrei preferito dover archiviare piuttosto che affrontare a distanza di cinque anni da quando riuscimmo grazie ai lavoratori e al grande lavoro dei rappresentanti sindacali a sensibilizzare e coinvolgere, come Partito Socialista Italiano, la Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale con l’allora Presidente Di Gioia. 

Invece di ieri la notizia che non può che lasciarmi incredibilmente sorpreso e colpito dell’intervento ed interesse del Sindaco dell’Aquila rispetto alla questione legata alla vertenza del contact center INPS. Mi fa piacere vedere come abbia raccolto quella che era stata la nostra iniziativa del 10 marzo, occasione in cui il sottoscritto, insieme al Segretario regionale Ugl Tlc Venanzio Cretarola e al Segretario provinciale Ugl Tlc Francesca Fantasia, abbiamo incontrato il Presidente Tommaso Nannicini per palesare una crescente preoccupazione ed incertezza rispetto alle sorti dei lavoratori aquilani. Posso ritenermi veramente soddisfatto di aver avuto conferma anche dal Sindaco Biondi che l’unica strada percorribile fosse quella di rivolgersi alla Commissione parlamentare e sono certo che non mancheranno altre azioni da intraprendere insieme ai lavoratori e gli “addetti ai lavori” che già da mesi continuano ad organizzare iniziative al fine di provare a tutelare i posti di lavoro di oltre 500 famiglie aquilane.

Redazione - Il Faro 24

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