Presentato, questa mattina in Regione, il bilancio del Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano (PATOM), grazie ad un protocollo d’intesa tra i vari Enti, Istituzioni e Associazioni, primo fra tutti il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. SOno state avviate una serie di iniziative per la salvaguardia della specie. Sono intervenuti l’assessore regionale ai Parchi Donato Di Matteo e il responsabile del progetto PATOM, Massimo Pellegrini.
“Il Patom è un piano per la salvaguardia dell’Orso Marsicano a cui la Regione sta lavorando da tempo ? ha spiegato l’assessore Di Matteo – attraverso iniziative per costruire un territorio più ampio all’orso e per garantire la vita di questa specie alle prossime generazioni. Ad ottobre dello scorso abbiamo nominato responsabile del Patom Massimo Pellegrini, un professionista di grande esperienza che ha lavorato con impegno per raggiungere risultati concreti. Il direttore generale ha costituito un’unità di gestione tra parchi ed enti publici e privati con una serie di attività per le aree ambientaliste, coinvolgendo i vari attori del sistema.
Sono stati effettuati anche dei provvedimenti per i controlli sanitari sul territorio dopo la morte dell’orso, avvenuta a Gioia dei Marsi, a causa della tubercolosa bovina”.
Massimo Pellegrini ha illustrato le iniziative del Patom: “L’Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) è una specie animale ad alto rischio di estinzione. Per la salvaguardia dell’Orso non è sufficiente il ruolo del Parco Nazionale d’Abruzzo ma è indispensabile un impegno anche di altri Enti che permetta l’espansione della specie in un areale più ampio garantendone così la conservazione per le generazioni future. Per questo motivo è stato approvato uno specifico Piano di Azione Nazionale (P.A.T.O.M.) sottoscritto da Ministeri, Regioni, Corpo Forestale, Università, Enti Parco ed anche dalla Regione Abruzzo nel 2010. Dal mese di Ottobre 2014 l’impegno della Regione Abruzzo, grazie alla proposta dell’Assessore Donato Di Matteo, ha portato al raggiungimento di risultati concreti. Al Patom hanno preso parte cinque province, quattro regioni, due ministeri e l’università, ma uno degli attori principali è proprio la Regione Abruzzo che ospita l’ 80% della popolazione degli orsi marsicani. Per tutelare la popolazione degli orsi, ogni esemplare ha bisogno di uno spazio ampio in cui agire. Bisogna far riconquistare all’orso altri parchi presenti all’interno della regione e regolamentare l’attività venatoria all’esterno dei parchi per creare meno rischi all’animale. La Regione si è impegnata ad approvare una nuova legge che vieti l’utilizzo dei bocconi avvelenati. Attraverso il Patom sono state attuate delle campagne di sensibilizazione per la vaccinazione del bestiame per evitare rischi di trasmissione delle malattie Con l’Anas sono state intensificate le segnaletiche stradali per la prevenzione dei rischi connessi al traffico veicolare su autostrade e strade comunali, provinciali e statali. Ieri in una riunione al Ministero dell’Ambiente – ha concluso Pellegrini – sono state gettate le linee guida per il prossimo biennio al fine di una programmazione più puntuale delle attività”.