Change.org è un sito che raccoglie petizioni online certificate e permette davvero di sensibilizzare le persone ad una causa ritenuta giusta e raccogliere consenso. Spesso il sito internet è riuscito davvero a “cambiare”, motivo che ha spinto a far nascere questa piattaforma. E’ online in questi giorni una petizione per chiedere che vengano aboliti i compiti a casa nella scuola dell’obbligo.
Apparentemente sembrerebbe una sciocchezza, in molti penseranno che i bambini devono studiare e che ne vale la loro istruzione e la loro crescita. Leggendo poi le motivazioni della petizione, in molti avranno sicuramente cambiato idea. Andando infatti sulla pagina della raccolta firme online, si apprende quanto segue:
<<Chiediamo che i compiti a casa siano aboliti, nella “scuola dell’obbligo”, perché:
Dalla Carta internazionale dei diritti dell’infanzia, art 31: “Gli Stati membri riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…”>>.
Se non siete convinti, potreste prendere in considerazione che, a differenza delle precedenti generazioni che al netto dei compiti a casa erano sempre in strada a giocare, quella attuale (come d’altronde le prossime) passa il tempo libero a guardare la tv o giocare ai videogames. E lo sviluppo motorio dov’è? Oppure pensate che non sia importante? Sarà pur vero che ci sono società apposite dove si possono portare i propri figli (scuola calcio etc.) – sempre se i genitori trovino tempo per portarceli a causa degli impossibili orari di lavoro – ma è anche vero che le attività si svolgono circa 2 volte a settimana per un’ora e mezza al massimo. Lo chiamate sviluppo motorio?
Poi, quando socializzerebbero i bambini? A scuola? A scuola i bambini passano quasi tutto il tempo incollati ad una sedia e come spesso accade se parlano o giocano tra di loro vengono invitati a tacere o addirittura puniti.
E le loro passioni? Ogni bambino ha una o più passioni nascoste, ma per scoprirlo ha bisogno di uscire là fuori e capire quali sono.
Poi, ultimo ma non per importanza: “ognuno è un talento” e non deve essere giudicato solo in base a criteri scolastici, che si rifanno inevitabilmente all’applicazione a casa. Non tutti sono portati allo studio ma non per questo non è detto che non possano emergere altrove, va quindi data loro la possibilità di applicarsi in altri campi a loro graditi.
Insomma, è ora di fare un passo in avanti e lasciare che i bambini crescano con una giusta istruzione, che può essere data loro al mattino (casomai modificando gli attuali metodi di insegnamento da costrittivi a costruttivi) ma che per il resto della giornata vivano – possibilmente all’aperto – e che imparino il mondo, conoscano le persone, si sbuccino le ginocchia ed inseguano i loro sogni e le loro passioni.
E’ nato un gruppo Facebook ed un sito internet a sostegno della campagna, portata avanti con convinzione da moltissime persone.
Per firmare la petizione ed approfondire la questione basta andare sul sito internet change.org .
D.D.N.