Il Partito Comunista dell’Abruzzo dà il proprio pieno sostegno alla lotta degli operai della SEVEL di Atessa e del Sindacato SLAI-COBAS.
Da oggi, Martedì 17 marzo e fino al 21 marzo, i lavoratori della SEVEL incroceranno le braccia in tutto il sito SEVEL e in tutti i turni.
“I lavoratori della SEVEL – afferma il Segretario Regionale del Partito Comunista (PC) Antonio Felice – nonostante il boicottaggio delle sigle sindacali (CGIL-CISL-UIL) sempre più servi del padrone, dimostrano grande coraggio contro la prepotenza dell’azienda che si ostina a non fermare la produzione nonostante non ci siano impellenti urgenze visto che i furgoni prodotti vengono sistematicamente immagazzinati in tutti i siti industriali dismessi della Val di Sangro”.
“Inoltre – continua Antonio Felice – la produzione in SEVEL non permette il rispetto delle distanze di sicurezza previste dal Decreto ‘CURA ITALIA’ né tantomeno l’azienda fornisce gli adeguati DPI previsti dal cosiddetto ‘PROTOCOLLO CONDIVISO’ del 14 marzo. Le stesse maestranze sono per necessità costrette a fare il viaggio, dal luogo di residenza al sito aziendale, all’interno di Pullman, oltre che ‘rispettare’ i protocolli di entrata ed uscita previsti dall’azienda e non cancellati in questo periodo di emergenza sanitaria”.
“È chiaro – prosegue il Segretario Regionale del PC – che gli interessi dei padroni vengono prima della salute dei lavoratori e che il Governo Conte (M5S-PD) ancora una volta dimostra la sua incapacità di gestione della pandemia e facendosi dettare le direttive da Confindustria”.
“Il grande coraggio – conclude Antonio Felice – che gli operai della SEVEL stanno dimostrando in queste ore sia da esempio per tutte gli operai di tutte le aziende abruzzesi ad auto organizzarsi e incrociare le braccia. BASTA PROFITTI SULLA PELLE DEI LAVORATORI!