L’assessore Emanuele Imprudente blocca tutte le attività dei Consorzi di bonifica regionali con un progetto di legge approvato solo in giunta che deve ancora essere discusso prima in commissione e poi dal Consiglio regionale. Ma la cosa più grave – spiega il consigliere Dino Pepe – è che Imprudente con una lettera inviata il giorno 11/10/19 a tutti i Consorzi di bonifica abruzzesi li ammonisce dall’adottare qualsiasi provvedimento che esuli dall’ordinaria amministrazione ad esclusione degli atti urgenti e indifferibili, fino a spingersi a chiedere agli stessi la revoca delle elezioni nel caso fossero state indette. Precisiamo che le elezioni sono state già indette a Teramo ed Avezzano. Addirittura Imprudente nella nota specifica: “….stante la prevedibile celere approvazione progetto di legge….”. L’assessore all’Agricoltura è divenuto addirittura preveggente, assicura la celere approvazione, infischiandosi delle audizioni, delle discussioni in commissione ed in aula! Una cosa mai vista – aggiunge Pepe – Imprudente pretende di “prenotare” le nuove poltrone dei 5 commissari nonostante abbia in mano solo un progetto di legge e non una legge, una invasione di campo senza precedenti, suffragato da nessun atto legislativo approvato dall’Assemblea legislativa regionale. In pratica, secondo la giunta regionale, basta depositare un testo di legge (che deve poi essere assegnato alle commissioni consiliari, le quali potrebbero emendarlo e modificarlo, prima della sua approvazione in Aula) per bloccare e paralizzare le attività di Enti che impattano su migliaia di cittadini.” Nel merito del provvedimento adottato dalla giunta si prevedono tra l’altro aumenti di stipendio degli organi di amministrazione dei Consorzi e l’aumento dei membri che li compongono. “Si commissariano i consorzi prima di approvare le leggi, legge che potrebbe anche non essere mai approvata in teoria dal Consiglio regionale. Siamo quindi di fronte ad una Giunta energica e veloce solo quando si tratta di spartirsi le poltrone, un governo regionale che dimostra di esistere solo per aumentare gli stipendi dei direttori delle Asl, per dare incarichi a familiari, per ripristinare i rimborsi di viaggio degli assessori regionali.”