Pescara. Commercianti sul piede di guerra

“Commercianti sul piede di guerra annunciano lo ‘sciopero’ degli ombreggi in tutte le attività commerciali di Pescara: a fronte di un’amministrazione comunale matrigna, che spende 250mila euro per riallestire un mercato etnico abusivo, ma impone agli esercenti regolari una tassa iniqua per l’utilizzo delle tende dinanzi ai propri negozi, una tassa aumentata di 13 volte in un anno, tutti gli operatori si preparano a smantellare quelle stesse tende per protesta. Una protesta assolutamente giusta, condivisibile, che porterò in Commissione Finanze chiedendo l’audizione di una delegazione di operatori”. Lo ha detto il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio Rapposelli, ufficializzando l’iniziativa.

“Nelle ultime settimane si stanno consumando una lunga serie di iniquità contro i commercianti pescaresi, ovvero coloro che costituiscono lo zoccolo duro dell’economia cittadina, degli ‘eroi’ che resistono nonostante la crisi, la concorrenza spesso impari dei grandi centri dislocati tutt’attorno alla cinta urbana, nonostante la concorrenza sleale di chi ha sempre venduto merce anche contraffatta in un mercato abusivo – ha osservato il consigliere Rapposelli -. Parliamo di centinaia di piccoli commercianti che investono energie e risorse personali sul nostro territorio, che pagano regolarmente le tasse e che creano occupazione. Centinaia di piccoli operatori che sono costretti a difendersi contro le ingiustizie perpetrate dalla giunta Alessandrini: la fine del 2016 era stata caratterizzata dalla cancellazione dai nostri mercati di decine di ambulanti che, trovandosi in difficoltà economica e non riuscendo più a saldare con regolarità l’imposta per l’occupazione del suolo pubblico, si sono visti escludere con l’apertura di procedure giudiziarie per il recupero forzoso del debito. Lo prevede la legge, certo, ma tanto rigore si scontra con la manica larga avuta sempre nei confronti del mercato etnico abusivo dell’ex stazione ferroviaria dove nessuno degli ambulanti, spesso neanche muniti di regolare licenza, ha mai pagato un solo euro per l’occupazione di quell’area. Oggi ci troviamo dinanzi a una nuova follia amministrativa: la giunta Alessandrini, con la sua maggioranza, ha votato per la ricostituzione del mercato etnico sotto il tunnel ferroviario, prevedendo un investimento di 250mila euro per allestire quel mercato, una somma mai spesa prima per alcuna area mercatale in cui operano gli ambulanti pescaresi. Ma, al tempo stesso, la stessa giunta Alessandrini alza a dismisura la tassa imposta ai commercianti fissi sugli ombreggi, ovvero sull’utilizzo delle tende dinanzi alle proprie attività: commercianti che sino a pochi mesi fa si erano trovati a pagare appena 95 euro l’anno, ora hanno saputo di dover sborsare addirittura 1.300 o 1.400 euro, una tassa aumentata di 13 volte. Una notizia che ha lasciato senza fiato commercianti che ogni giorno si ritrovano a dover fare giochi di equilibrismo per riuscire a pagare luce, acqua, riscaldamento, affitto e gli stipendi al proprio personale e che si sono visti arrivare l’ennesima batosta dal sindaco Alessandrini. Molti hanno già assunto la propria decisione – ha aggiunto il consigliere Rapposelli -: non pagheranno la tassa semplicemente perché si preparano a smontare quegli ombreggi, il che, paradossalmente, si tradurrà in un danno economico per le casse comunali che non introiteranno più neanche quelle 95 euro per ciascun operatore. In altre parole Pescara si prepara allo ‘sciopero’ degli ombreggi. Ovviamente porterò subito la problematica all’attenzione della Commissione Finanze e Commercio, chiedendo la convocazione di una seduta straordinaria e specifica prevedendo l’audizione di una delegazione di operatori economici. A questo punto l’unica soluzione sembra la predisposizione di una variazione di bilancio tesa ad alleggerire il carico fiscale ai danni dei commercianti, coprendo, nel caso, il mancato introito, con la tassa di soggiorno, nata proprio per aiutare gli operatori commerciali della città”.

 

Redazione - Il Faro 24

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