“L’assurda e grottesca telenovela che ha determinato l’estromissione definitiva di Giuliano Diodati dalla giunta comunale restituisce l’immagine di un sindaco Alessandrini che, nelle vesti di un novello Ponzio Pilato, si è affacciato alla finestra e ha lasciato che fosse la politica a decidere se bisognava mandare al patibolo Civitarese o Diodati. Ovvero sacrificare chi ha contribuito alla sua stessa elezione portando voti, oppure un ‘nominato’ della politica, per riportare in giunta peraltro Gianni Teodoro, dopo aver tenuto bloccata la città per mesi proprio per l’ostruzionismo della lista Teodoro, riacquistando il consenso di due consiglieri, ma perdendone altri tre che da oggi, hanno detto chiaramente, non voteranno più le delibere della maggioranza, lasciando intendere che salterà la sessione dell’urbanistica e del bilancio, dove il voto dei due terzi dell’aula è obbligatorio. Oggi Pescara si trova dinanzi a un sindaco che ha abdicato per l’ennesima volta alle sue funzioni e che evidentemente di nuovo ha dato prova di non essere in grado di governare. Onore delle armi all’assessore estromesso, riteniamo che anche il professor Civitarese Matteucci oggi dovrebbe dare prova di coraggio dimettendosi e non facendosi travolgere da una politica che ha perso la battaglia più importante, quella della dignità collettiva. E oggi più che mai dovrebbe dimettersi il sindaco Alessandrini, costantemente sfiduciato dalla sua stessa maggioranza”. È il commento del Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini dinanzi alle ultime vicende inerenti la giunta comunale di Pescara.
“All’assessore Diodati va la piena solidarietà, per il lavoro svolto negli ultimi tre anni a servizio della città, prima alla guida di un assessorato tutt’altro che facile, come le Politiche sociali, che ben conosco, poi come delegato alle Finanze e allo sport. E gli testimoniamo la solidarietà anche per l’inaccettabile trattamento che il sindaco gli ha riservato, denigrando pubblicamente il suo ruolo e la sua stessa persona di professionista serio e stimato. Purtroppo la guerra che si è consumata tra i banchi della maggioranza ci rende in maniera esemplare l’immagine di un’amministrazione che è giunta ai suoi ultimi giorni – ha commentato il Coordinatore Cerolini -. Per quindici giorni abbiamo assistito a guerre non su programmi, progetti e contenuti, ma a faide interne tra dalfonsiani e dimatteiani, tra coloro che sostenevano Teodoro, quelli che difendevano Civitarese, tra cui il Capogruppo comunale Pd Presutti, e coloro che sono dalla parte di Diodati. Una faida che nulla aveva e ha di nobile: inaccettabile il comportamento del sindaco Alessandrini che spera di risolvere anche questa vicenda con battutine di cattivissimo gusto, esattamente com’è accaduto quando Pescara si è ritrovata con 30milioni di litri di feci nel mare, o con 84 famiglie, ovvero 236 persone, sbattute fuori casa per l’inagibilità delle case in via Lago di Borgiano, o con 100 operatori precari di Attiva che per un anno hanno campeggiato dinanzi al Comune perché sbattuti fuori dal posto di lavoro. E questo senza dimenticare la città sporca, abbandonata nel degrado, confusa tra inquinamento atmosferico, caos ed emergenza prostituzione. Perché se il sindaco Alessandrini pensa che la città dimentichi i suoi misfatti, si sbaglia di grosso, le sue medagliette resteranno ben appuntate sul petto suo e del Pd a testimoniare la loro incapacità di governo. E oggi si è consumato l’ultimo, per ora, atto di un’amministrazione comunale fallimentare con una conferenza stampa nella quale l’assessore regionale Donato Di Matteo e l’assessore uscente Diodati non hanno risparmiato colpi dipingendo un sindaco amministrativamente incapace e inadeguato, addirittura ‘pericoloso negli ultimi tempi, di una pericolosità che va oltre gli aspetti politici’, lasciando intendere che l’intera vicenda avrà uno strascico giudiziario. Ovviamente – ha aggiunto il Coordinatore Cerolini – l’intera vicenda non ci ha sorpreso: non ci ha sorpreso Alessandrini quando un anno fa ha sbattuto fuori dalla giunta il terzetto Sandra Santavenere-Adelchi Sulpizio-Veronica Teodoro; non ci sorprende oggi la defenestrazione di Giuliano Diodati; riteniamo però che le alleanze politiche posticce, come quella con i Teodoro, non possano portare nulla di buono alla città. Ci chiediamo con quale faccia Alessandrini e Gianni Teodoro siederanno l’uno accanto all’altro in giunta dopo gli insulti rivolti dalla lista Teodoro allo stesso sindaco nell’ultimo anno? Ci chiediamo con quale faccia Alessandrini guarderà i consiglieri Di Giampietro, Scurti e Berardi ai quali aveva garantito che mai avrebbe toccato Diodati? E ci chiediamo con quale faccia l’assessore Civitarese possa pensare di continuare il proprio lavoro dopo aver saputo di essere stato sulla soglia dell’estromissione, salvato non dalla sua professionalità o dall’eventuale bontà del suo lavoro, ma solo da strani giochetti ed equilibri della politica più becera. Oggi riteniamo che, senza alcun dubbio, l’assessore Civitarese dovrebbe dimettersi, proprio per dimostrare di avere la schiena dritta e di non avere bisogno di questa politica, che tanto, viste le condizioni della maggioranza, non gli permetterà di approvare alcun atto in Consiglio comunale, ovvero il suo contributo alla città è già concluso. Ma soprattutto riteniamo che il sindaco Alessandrini debba dimettersi, non può pensare di trainare la carretta per i prossimi due anni distruggendo Pescara”.