Pescara. La Commissione Ambiente su stato di salute del fiume e balneazione, esito

 

Nella tarda mattinata di oggi la Commissione consiliare Ambiente si è riunita sulle problematiche inerenti la balneazione e l’inquinamento del fiume Pescara e per conoscere le attività in corso da parte dell’Amministrazione in merito allo stato di salute del fiume e del mare. Alla seduta, convocata e presieduta dal consigliere Fabrizio Perfetto, ha partecipato il vice sindaco Enzo Del Vecchio che ha messo al corrente i consiglieri sullo stato dell’arte e sulla situazione riscontrata a fronte del monitoraggio attuato con il protocollo Comune-Arta-Capitaneria. “A fronte di quanto ascoltato in Commissione – afferma il presidente Fabrizio Perfetto – noto con piacere che si percepisce un netto cambiamento nell’affrontare il tema del risanamento del fiume e del mare. E’ una vera e propria svolta culturale, che porta il segno di un’amministrazione che non nasconde i problemi, ma li affronta. Pescara è vittima del problema e per quanto possibile la Commissione è stata convocata con il fine sia di capire le cause dell’inquinamento del fiume e sia per mantenere alto il livello di attenzione su un problema che va a incidere di netto sull’economia della città, perché tocca uno dei suoi elementi vitali. Una priorità, il risanamento del fiume Pescara, che incide sull’economia turistica dell’intera regione, di cui Pescara è patrimonio e che quindi deve essere affrontata a livello regionale e deve portare i Comuni che si trovano lungo il suo corso ad intervenire per tutelarne lo stato, eliminando tutte le criticità, dirette o indirette, che fino ad oggi lo hanno impedito”.

 

“Si è fatto il punto sui dati dell’inquinamento del fiume rilevati in entrata e alla foce attraverso le attività di monitoraggio del protocollo – chiarisce il vice sindaco Enzo Del Vecchio – con valori che portano un carico imponente di enterococchi ed escherichiacoli già all’ingresso del fiume nel comune di Pescara. Una situazione di per sé che non lascia dubbi su quale sia il fronte dell’impegno da parte di tutti per individuare ed eliminare le cause che risiedono a monte del confine cittadino, coinvolgendo a riguardo tutti gli enti locali e i soggetti che gestiscono ed autorizzano la filiera delle acque nere. I lavori in atto del Dk 15 da parte dell’Aca non interessano solo la città di Pescara, ma riguardano anche la sponda destra del fiume fino all’altezza di Cepagatti, e una volta finiti sarà possibile alleggerire ancora il carico inquinato in entrata.

Un intervento che comunque non garantisce e non elimina i dati forniti questa mattina dall’Aca nel corso dell’incontro tenuto presso gli uffici dell’assessorato, da cui emerge che alcuni Comuni sono addirittura sprovvisti di depuratori e che le decine di fosse Imof di fatto immettono direttamente reflui nel fiume Pescara per un carico ipotizzabile in oltre 1 milione e 200.000 metri cubi di acque reflue non trattate all’anno. Di fronte a questo dato non ci possono essere più sottovalutazioni, né l’azione può derivare solo dall’attività investigativa e giudiziaria di ordine penale, ma deve convocare ad un tavolo operativo i soggetti politici e amministrativi di tutti gli enti ed aziende che hanno attinenza con l’argomento in questione.

Su questo fronte è di vitale importanza l’iniziativa assunta dalla presidenza della Regione che su sollecitazione del Comune di Pescara ha convocato per il prossimo 17 febbraio tutti i Comuni e gli enti provinciali interessati. Il fronte aperto dall’Amministrazione Alessandrini sin dal suo insediamento e senza farsi fuorviare dalle polemiche della scorsa estate, mira a dare una risposta concreta e per la prima volta il Comune di Pescara si rende artefice di una richiesta di azione forte e significativa, che per un verso tende a ripristinare le idonee condizioni ambientali del fiume e dall’altro a restituire al mare quella balneabilità persa nel corso di questi anni di inerzia totale. Risultati che possono rappresentare il punto di svolta per la salvaguardia dell’economia turistica, che rappresenta una parte significativa di tutta l’economia cittadina.

In ultimo ribadisco che l’azione di questa Amministrazione non troverà confini territoriali, ma sarà impegnata in tutti i luoghi per favorire, aiutare e sostenere una nuova programmazione di investimenti la cui priorità in questo momento deve riguardare solo ed esclusivamente fiume, mare e tutte le infrastrutture connesse, in primis l’adeguamento e potenziamento dei depuratori, laddove esistenti e la realizzazione di nuovi laddove mancanti, sollecitando gli interventi da parte della Regione e degli enti competenti.

Una sfida che non è politica, ma che chiama alla responsabilità tutti i soggetti che in qualche modo hanno poteri decisionali e responsabilità nella filiera del trattamento delle acque reflue senza dimenticare anche interventi per quanto attiene la separazione delle acque bianche dalle nere”.

Redazione - Il Faro 24

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