Nel pomeriggio di ieri è stato ufficialmente consegnato alla Croce Rossa di Pescara un defibrillatore, da parte della famiglia Sergiacomo, in memoria di Vittorio Sargiacomo, il manager internazionale che il 20 aprile di quattro anni fa, morì a 47 anni mentre era in viaggio di lavoro in Cina. Il sindaco Marco Alessandrini ha accolto il fratello Massimo Sargiacomo e la famiglia che hanno consegnato nelle mani del presidente della Croce Rossa di Pescara Fabio Nieddu un defibrillatore.
“A nome della città vi ringraziamo per questo gesto a tutela della vita – così il sindaco Marco Alessandrini – Un defibrillatore può salvare la vita e questo la Croce Rossa lo sa bene, grazie a tanti interventi che si sono conclusi positivamente fatti sul nostro territorio. Il fatto che questo dono arrivi per ricordare una persona improvvisamente scomparsa, è un gesto di grande civiltà, oltre che generosità, sentimenti che più volte vi hanno visti interpreti di azioni positive verso gli altri in nome del vostro caro. Lo strumento è di sicuro in buone mani”.
“Abbiamo voluto dare continuità al dono che è un modo per tornare ad abbracciare Vittorio – dice il fratello Massimo Sergiacomo, economista e docente dell’Università d’Annunzio – Era un grande appassionato di sport, amava la vita all’aria aperta, aveva una grande propensione verso gli altri, credo che questo strumento possa racchiudere in sé il valore di tutela della vita stessa. Ecco, noi purtroppo abbiamo perso una persona che amavamo profondamente, ma la speranza di poter salvare delle vite affidata al defibrillatore, è come la certezza di averlo di nuovo fra noi. Continueremo ad alimentare questa linea di vita in suo nome, perché è quella che lo rappresenta di più”.
“Accogliamo questo dono con grande gratitudine – conclude il presidente Fabio Nieddu – Ogni vita che riusciamo a salvare per noi è motivo di felicità, impiegheremo questo strumento per un progetto speciale che ci vedrà collaborare ancora con il Comune per salvare vite e per intervenire quando l’imprevisto richiede strumenti e prontezza”.