PESCARA MI PIACE SU CHIUSURA TRAFFICO DI VIA AVEZZANO

“Lo scorso 29 ottobre, dopo un’ondata di ordinario maltempo autunnale, un pezzo di pioppo è caduto su una vettura parcheggiata in via Avezzano, ferendo gravemente la donna all’interno. Dopo otto giorni esatti via Avezzano resta ancora parzialmente chiusa al traffico e, soprattutto, resta vietata la sosta, cancellando circa venti posti auto in pieno centro cittadino, in una zona nevralgica per Pescara. Francamente non comprendiamo le ragioni di tale iniziativa: comprensibile la chiusura nell’immediato dell’incidente, ma dopo otto giorni non possiamo davvero credere che il Comune non abbia ancora completato le verifiche sugli alberi presenti lungo il breve asse stradale per capire se sia possibile riaprire in sicurezza la strada o se siano necessari iniziative di tutela sulle piante. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, facendosi portavoce delle proteste di residenti e operatori della zona, chiede di conoscere quale sia la situazione dei pioppi e degli altri alberi esistenti in via Avezzano e soprattutto chiede, a otto giorni dal crollo, la rimozione delle transenne e il ripristino della sosta”. Lo ha detto l’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.

“La giunta Alessandrini in quattro anni e mezzo è riuscita nell’incredibile primato di trasformare ogni evento ordinario in una simil-tragedia – ha commentato l’avvocato Fiorilli -: c’è riuscito con la balneazione, per non firmare una semplice ordinanza di divieto di tuffarsi; c’è riuscito con le mense scolastiche, con 200 bambini in ospedale; c’è riuscito in occasione di due giorni di ordinario maltempo autunnale, non un’esondazione, non un uragano, non un nubifragio, ma semplicemente con una normale giornata di vento, perfettamente prevedibile e comprensibile in autunno. Peccato che l’inerzia, la superficialità, l’approssimazione e la disattenzione della giunta Alessandrini verso il patrimonio pubblico abbia rischiato di trasformare quella giornata in una tragedia: un pioppo in via Avezzano, la strada che collega la sede della Provincia e della Prefettura con il Palazzo comunale, una pianta neanche compresa tra gli alberi considerati a rischio nell’ondata di sciagurati abbattimenti di un anno e mezzo fa promossa dall’ex assessore Di Pietro, poi bloccata dalle Associazioni ambientaliste, è crollato sotto la spinta del vento e si è abbattuto su un’auto parcheggiata sotto, ferendo una giovane donna che, nell’abitacolo, mangiava un panino per pranzo. Sulla vicenda, ovviamente, ci saranno le indagini del caso per individuare eventuali responsabilità su chi, evidentemente, non ha vigilato né controllato la stabilità della pianta. Ma ad aggravare la vicenda c’è l’attuale situazione della stessa via Avezzano: dopo la chiusura totale al traffico dell’asse, da due giorni l’arteria è stata parzialmente riaperta al transito delle auto, in direzione mare-monti, ma permangono le transenne a interdire la sosta, cancellando, di fatto, circa una ventina di parcheggi, assolutamente strategici in un quadrilatero che ospita gli uffici di Comune, Provincia, Prefettura, Agenzia delle Entrate, Questura, scuole, e centinaia di negozi e uffici pubblici e privati, oltre alla popolazione residenziale. Cancellare venti posti auto gratuiti in una zona di elevatissima frequentazione, in una città in cui il sindaco Alessandrini, in quattro anni e mezzo, non è stato capace di costruire un solo posteggio in più, è un’abnormità di cui, peraltro, non comprendiamo le ragioni. Dopo otto giorni – ha ribadito l’avvocato Fiorilli – non possiamo credere che gli agronomi del Comune non abbiano ancora completato le verifiche per accertare la stabilità degli altri alberi che costeggiano via Avezzano, in modo da decidere per eventuali interventi o meno. Se così fosse, sarebbe grave perché è evidente che l’episodio del 29 ottobre è stato di una tale gravità da dover dare a quelle verifiche un carattere di assoluta priorità e urgenza: dopo il crollo rovinoso di un albero, gli accertamenti sulla staticità delle altre piante vanno effettuati entro poche ore, è una norma elementare di buon senso e di protezione civile. Più facile pensare, purtroppo, che quelle transenne siano state drammaticamente dimenticate in via Avezzano, destinate a impedire la sosta per chissà quante altre settimane. Per tale ragione – ha aggiunto l’avvocato Fiorilli – l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede al sindaco Alessandrini di ufficializzare subito l’esito delle verifiche eventualmente effettuare sugli alberi di via Avezzano, e quindi di conoscere se sarà o meno necessario intervenire sugli altri alberi, circostanza che, ritengo, le Associazioni ambientaliste chiederanno di accertare con un contraddittorio considerate le precedenti disastrose esperienze. Nel frattempo chiediamo la messa in sicurezza di via Avezzano e il ripristino immediato del doppio senso di marcia e della sosta, per restituire un minimo di ossigeno a un quartiere in forte sofferenza”.

 

 

Redazione - Il Faro 24

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