“Un’onda anomala che si è abbattuta con il suo carico di feci, evidenti a occhio nudo, facendo scattare l’allarme rosso sulla riviera sud, dall’altezza della chiesa Stella Maris sino al Fosso Vallelunga, determinando anche l’intervento della Guardia Costiera per effettuare, supponiamo, dei prelievi d’emergenza. È accaduto stamane, sotto gli occhi sconcertati di decine di bagnanti protagonisti di un fuggi fuggi generale dall’acqua e di una raffica di telefonate a tutti gli Enti possibili. Ora chiediamo di capire e sapere cos’è accaduto, se quei materiali fecali sono derivati dal cattivo funzionamento o meno del depuratore o di qualche impianto di sollevamento, se siano stati effettuati prelievi e quale sia l’esito delle analisi, ovvero chiediamo al sindaco Alessandrini di dare, per la prima volta dall’inizio del suo mandato, prova di trasparenza sulla vicenda mare, dopo le imbarazzanti figuracce inanellate dal luglio 2015 a oggi”. Lo ha denunciato Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.
“Ad allertarci sono stati i cittadini che stamane, mentre si trovavano sulla riviera sud alla ricerca di un po’ di refrigerio dall’impossibile calura agostana, si sono visti circondati da sostanze sospette – ha spiegato Foschi -. I presenti hanno riferito che, intorno alle 10, hanno visto l’acqua del mare incresparsi in maniera vistosa e si sono ritrovati in mezzo a una sorta di onda anomala che ha invaso tutto il bagnasciuga dall’altezza della chiesa Stella Maris sino al Fosso Vallelunga, colorando l’acqua di marrone e lasciando un deposito di feci evidenti e distinguibili a occhio nudo. La notizia ha subito cominciato a rimbalzare su facebook tra i cittadini spaventati e sconvolti dall’accaduto, in molti hanno ripreso i bambini dall’acqua per portarli a casa, non sapendo cosa stesse accadendo. Alcuni balneatori hanno segnalato la problematica determinando l’intervento della Guardia Costiera che avrebbe effettuato, o almeno lo auspichiamo, dei prelievi per capire la natura della sostanza che si è depositata a riva e la qualità delle acque. In realtà ci saremmo attesi una comunicazione d’urgenza da parte del sindaco Alessandrini, come prevede la norma in questi casi, al fine di informare in modo compiuto la popolazione, anche sulla opportunità o meno di tuffarsi in quel tratto di mare nell’attesa di capire cos’è accaduto, e invece sinora non abbiamo sentito una sola parola da un sindaco, Alessandrini, e una maggioranza di sinistra che hanno scelto il silenzio anziché la trasparenza, sull’emergenza balneare, come se questo potesse salvare la stagione estiva, e senza accorgersi invece che a oggi le nostre spiagge sono vuote perché i cittadini non si fidano del loro sindaco dopo quanto accaduto con l’ordinanza fantasma del 2015. Comunque – ha proseguito Foschi – dopo l’episodio di stamane l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede ad Arta, Aca, Capitaneria di Porto e sindaco Alessandrini da cosa sia derivato il fenomeno registrato: se da un cattivo funzionamento del depuratore o degli impianti di sollevamento, se da uno scarico abusivo da parte di navi in transito, e chiediamo di conoscere quale sia a oggi la qualità delle acque sulla riviera sud fornendo dati aggiornati a questa mattina e non risalenti a settimane fa”.