PESCARA. URGENZA DEL DRAGAGGIO DEL PORTO CANALE, INTERVIENE IL PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE SOSPIRI

“Parte il dragaggio urgente del porto canale di Pescara. I fondi ci sono, 800mila euro già disponibili, ora occorre accelerare le procedure per restituire in tempi rapidi uno scalo pienamente agibile e funzionale alla nostra marineria”. Lo ha ufficializzato il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri

“Purtroppo, come prevedibile, le condizioni metereologiche delle ultime settimane hanno agevolato l’ennesimo insabbiamento del nostro porto canale – ha commentato il Presidente Sospiri -. Come è emerso da un sopralluogo effettuato oggi, ci sono aree intere in piena secca, con la sabbia che ha alzato il livello del fondale, attualmente impercorribile dai pescherecci. Un fenomeno naturale, determinato dalle correnti che hanno spinto la sabbia all’interno dello scalo. La storia e l’esperienza ci hanno suggerito che sarebbe potuto accadere, confermando ancora una volta l’urgenza e la necessità di realizzare le opere di ampliamento, adeguamento e ammodernamento del nostro porto, con la realizzazione dei nuovi assi verso sud-ovest e a nord, prevedendo un nuovo scalo pescherecci e commerciale. Le progettazioni e gli appalti stanno andando avanti e stanno seguendo il proprio iter amministrativo a livello ministeriale, opere già finanziate che sicuramente si faranno. Nel frattempo, però, va assicurata la piena agibilità di quel porto che esiste e che è lo strumento di lavoro e di ormeggio dei nostri pescherecci, anch’essi penalizzati dall’emergenza Covid-19, con un’attività che è andata avanti a scossoni e che comunque sta inevitabilmente risentendo della crisi economica generalizzata. E dopo l’emergenza coronavirus Pescara non può permettersi di pagare lo scotto anche dell’emergenza insabbiamento del porto canale. Lo sanno bene Regione Abruzzo e Comune di Pescara che stanno lavorando per assolvere a tutti gli adempimenti burocratici e permettere l’avvio tempestivo del dragaggio: i fondi a disposizione nel cassetto ammontano a 800mila euro e le operazioni avranno la funzione di ripristinare i fondali nei punti attualmente in secca totale. Ora la nostra unica parola d’ordine è quella di ‘fare presto”.

Redazione - Il Faro 24

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