Sabato 29 febbraio Consiglio comunale straordinario in difesa
del fiume Giovenco. A fronte di un attacco frontale alla Città, occorre una
risposta ferma, decisa e compatta dall’intera Assise comunale. Appello
all’unità alla minoranza. Alcune battaglie non hanno colore politico.
Così come preannunciato domenica nel corso
dell’assemblea pubblica, questa mattina abbiamo convocato un Consiglio comunale
straordinario, al fine di trattare le criticità legate al nuovo progetto,
pubblicato dall’ARAP, per la realizzazione della rete in pressione idrica nella
piana del fucino. Rispetto a determinate scelte così penalizzanti per il nostro
territorio, occorre una risposta ferma, decisa e compatta del massimo consenso
cittadino. Auspichiamo pertanto che il documento predisposto possa essere
condiviso anche dall’opposizione per inviare un messaggio chiaro alla Regione e
ai soggetti attuatori: l’acqua del Giovenco non si tocca. Una posizione che
questa Città ha espresso sin dall’inizio del dibattito pubblico, avviato nel
lontano 2012, quando con Deliberazione n. 33 del 9.11.2012, rispetto
all’ipotesi lanciata a Celano dove è stata prospettata l’ipotesi della
captazione del fiume Giovenco per risolvere i problemi dell’irrigazione
fucense, l’Assessore Tiziano Iulianella chiese al Consiglio comunale di
pronunciarsi al riguardo e, unanimemente, deliberò la contrarietà “ad ogni
intervento progettuale che preveda la captazione del fiume Giovenco per
distrarre le acque in territori diversi non limitrofi al fiume Giovenco”. In
seguito tale posizione è stata ripresa e ripetuta più volte sia dallo stesso
Consiglio comunale, con la Deliberazione n. 52 del 28.11.2013, che dalla
Giunta, con la deliberazione n. 44 del 7.7.2015. La proposta di Delibera,
formulata dal Vicesindaco Tiziano Iulianella, vuole innestarsi in questo
percorso, chiaro e trasparente, dove la posizione dell’Ente è stata affidata
agli atti tipici della pubblica amministrazione, e non solo alle parole
pronunciate nelle riunioni e nelle assemblee. In questo documento, che verrà
discusso sabato pomeriggio, sono evidenziati, puntualmente, tutti i passaggi
dell’iter amministrativo che ha condotto alla scelta prima condivisa dai
portatori d’interesse e all’approvazione successiva del progetto nel 2018, fino
ad arrivare alla recente Delibera della Giunta regionale che – di fatto – ha
riportato le lancette indietro nel tempo e dato il via alla riformulazione di
un progetto che non condividiamo. Nel documento proponiamo di deliberare che
questa Città è favorevole a qualsiasi ipotesi progettuale per risolvere le
criticità legate all’uso e alla disponibilità della risorsa idrica nella Piana
del Fucino, purché non venga derivata (o accumulata) l’acqua del Fiume Giovenco
a monte dell’abitato di Pescina. Inoltre chiediamo di avviare un tavolo di
confronto, insieme ai soggetti attuatori, per sviluppare un’altra ipotesi
progettuale nella direzione da noi auspicata e di evitare di perdere ulteriore
tempo per la realizzazione di un’infrastruttura vitale per il comparto agricolo
della Marsica, con il rischio di far tornare indietro le risorse assegnate con
il Masterplan della Giunta D’Alfonso. Siamo stanchi di assistere al fatto che,
ad ogni rinnovo di amministrazione, si cancella con un tratto di penna tutto
ciò che quelli di prima hanno prodotto per avanzare qualcosa di diverso. È
giunto il momento di decidere, ma non ci si può chiedere di rimanere silenti
dinnanzi alla sottrazione di buona parte delle acque del Giovenco sostenendo
che al nostro fiume verrà garantito il deflusso minimo vitale. Ci sembra il
tragicomico accordo raccontato da Silone nel celebre romanzo di Fontamara dove:
i ¾ dell’acqua venivano assicurati all’impresario ed i restanti ¾ ai cafoni di
Fontamara, complice l’avvocato del popolo “Don Circostanza” che, pur mostrando
di rappresentare gli interessi dei fontamaresi, finisce per fare gli interessi
di chi comanda.
Il prossimo appello alla partecipazione della cittadinanza,
dunque, è per sabato 29 febbraio p.v., alle ore 15:30, nella Sala consiliare
del Palazzo municipale, momento nel quale il Consiglio si esprimerà per la
difesa delle acque del fiume Giovenco. Il nostro auspicio è che venga approvato
all’unanimità il documento, poiché per certe battaglie non esiste colore
politico, ma la sola difesa del territorio.
In ultimo, rispondendo al Presidente di
Confagricoltura Lobene, ci preme rilevare come qualche giorno fa la Giunta
regionale ha dirottato 15 mln di euro per l’acquisto di nuovi treni, funzionali
anche alla velocizzazione del collegamento ferroviario delle aree interne, su
alcuni investimenti per la costa e più precisamente per gli adeguamenti dei
porti di Vasto e Giulianova. Lo stesso importo che i progettisti dell’Autorità
di Bacino hanno stimato nel progetto, approvato nel 2018, per la realizzazione
del bacino di accumulo a valle di Pescina, che sarebbe servito ad immagazzinare
la risorsa idrica durante la stagione non irrigua. Considerato che il problema
principale è legato alla mancanza di risorse disponibili per la realizzazione
dell’intero impianto irriguo del fucino, per cui bisogna dare priorità ad
alcuni interventi rispetto ad altri, perché il Presidente Lobene ed i
rappresentanti in Regione sono allarmati dalla nostra azione posta a
salvaguardia del fiume Giovenco e non si preoccupano, invece, delle risorse
investite sulla costa anziché sull’agricoltura fucense?