“La nostra ragione si ferma, resta smarrita di fronte al mistero della morte. Anche noi oggi siamo qui a piangere la nostra sorella e amica Fabrizia, nel dolore il pianto ci ricorda che siamo figli adottivi di Dio e fratelli di Gesù”. Sono queste le parole, pronunciate nel corso dell’omelia durante il funerale, del vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, monsignor Angelo Spina.
“…amava la vita – riferendosi a Fabrizia Di Lorenzo – con grandi ideali e forti valori, come tanti giovani ha dovuto lasciare questa terra per trovare lavoro altrove perchè questa nostra amata terra non riesce a dare speranza alle nuove generazioni che cercano lavoro e la dignità della persona umana. Noi piangiamo – ha proseguito il vescovo – ma diciamo grazie Signore perchè ce l’hai donata. La sua breve esistenza nella semplicità, nell’umiltà, nella purezza di cuore è l’invito a noi ad essere miti ed operatori di pace. Lei è una stella che brilla, e con la sua vita tragicamente spezzata dice a tutta l’umanità che la violenza è una profanazione nel nome di Dio, solo la pace è santa, la compassione e la non violenza indicano la via della vita contro ogni paura e contro ogni forma di terrorismo. L’ultima parola non è della morte ma della vita”.
Alla cerimonia funebre era presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.