Lo ha deciso il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro Alfano, che ha sottolineato come l’elevato flusso di fedeli atteso per il mese di dicembre abbia reso indispensabile approntare un accurato dispositivo di sicurezza per cittadini e visitatori.
Alla riunione, cui hanno preso parte, oltre al ministro dell’Interno, il prefetto Franco Gabrieli e il commissario del Comune Francesco Paolo Tronca, si è parlato della necessità di modulare la risposta alle emergenze sulla base di gruppi di lavoro che andranno dalla sanità ai trasporti, dalle telecomunicazioni ai servizi essenziali e servizi tecnici d’urgenza sino al volontariato ad opera della Protezione Civile.
Ci sarà sinergia anche tra le varie forze di polizia: dal 17 novembre sarà infatti istituito il Numero Unico per le emergenze 112, che avrà un’unica centrale di risposta per tutte le richieste di soccorso, qualunque sia il numero di emergenza che verrà digitato dall’utente.
“Ma Roma non apparirà come una città militarizzata”, ha ribadito il Viminale, annunciando che il potenziamento della sicurezza riguarderà, oltre Roma, ben 59 province, dove sono presenti altrettanto interessanti luoghi di culto come Ancona, Foggia, Perugia e Padova, alle quali verrà assegnato ulteriore personale.