«La valorizzazione del patrimonio storico della città è nel programma della nostra amministrazione, che si è già fatta carico di annosi problemi irrisolti nel passato e che è già a lavoro in termini di riorganizzazione degli spazi e programmazione».
Il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, risponde alle polemiche sollevate sullo spostamento del materiale custodito ad oggi dall’Archivio di Stato.
«Sono già stati deliberati», spiega il sindaco, «i lavori di adeguamento sismico della struttura ex Onmi che sono necessari e obbligatori, pertanto le due stanze che ospitano il deposito dei documenti dovranno essere sgomberate come tutti gli altri uffici dell’urbanistica che si trovano nel palazzo. Va anche ricordato», spiega De Angelis, «che già da circa due anni, l’archivio di Stato si è spostato volontariamente all’interno del palazzo dell’Arssa, firmando una convenzione con la Regione Abruzzo. All’ex Onmi rimane solo un deposito di documenti che durante i lavori sarà collocato momentaneamente nei locali della scuola di via Sabotino».
«L’archivio di Stato, insieme alla biblioteca comunale, a oggi chiusa, al deposito museale del Comune, all’Aia dei Musei», va avanti il sindaco di Avezzano, «rappresentano problematiche annose e chiaramente non risolte da chi ci ha preceduto. Per prendere decisioni ci vuole programmazione e atti concreti che vanno approvati e condivisi. Al momento possiamo dire che stiamo per dare una risposta per la biblioteca comunale che si trova nel cuore della città e che è sempre stata un punto di aggregazione per i giovani. Oggi, invece, risulta abbandonata a sé. C’è bisogno di un lavoro importante archivistico e di catalogazione in generale e il Comune sta lavorando per restituirla alla città già entro la fine di quest’anno».