La Malattia o Morbo di Lyme è una grave infezione che si sta diffondendo anche in Italia, ed è causata dal batterio Borrelia burgdorferi sensu striato che si trasmette attraverso la puntura delle zecche.
Prende il nome dalla città americana di Old Lyme, nella quale, nel 1975, si verificarono gravi casi di apparente artrite reumatoide infantile. Solo due anni dopo, grazie al lavoro del ricercatore Allen Steere, fu scoperta la vera causa dei sintomi della patologia e fu denominata Artrite di Lyme.
L’infezione colpisce la pelle, le articolazioni e il sistema nervoso. Il batterio entra in circolazione nel sangue entro 24/48 ore dalla puntura del parassita.
Si presenta inizialmente come un eritema della pelle noto come eritema migrante – ovvero si manifesta con degli aloni circolari nella zona della puntura – pertanto esiste la possibilità che i sintomi del morbo passino inosservati o confusi con patologie di lieve entità, proprio nel momento in cui si dovrebbe intervenire con un’immediata terapia antibiotica a base di doxiciclina o amoxicillina.
Dopo le 48 ore i sintomi appaiono come quelli di una comune influenza:
Se l’infezione non viene immediatamente curata, già dopo qualche settimana può dare luogo a complicazioni serie come meningite, artrite cronica, perdita di memoria, paresi facciale, aritmia cardiaca, psicosi, depressione, encefalite da zecca, tbe.
Un articolo del New York Times ha definito il morbo di Lyme come “la malattia infettiva che si diffonde più rapidamente dopo l’AIDS“. Non dà un effetto memoria ed è quindi possibile contrarla più volte nella vita.
Prevenire l’infezione è possibile curando l’igiene prima di tutto, usando prodotti repellenti sulla cute, oltre all’adozione di un abbigliamento che allontani ogni possibilità di contatto dell’insetto con la pelle. E’ bene indossare sempre cappelli, scarpe con calzettoni alti e pantaloni chiusi durante i lavori o le passeggiate in campagna. Al rientro in casa è necessario, se non d’obbligo, un controllo sistematico della cute dei bambini e degli animali domestici seguito da una doccia.
In caso di puntura, è altamente sconsigliato intervenire con alcool o sostanze irritanti che potrebbero provocare un rigurgito del parassita nella zona sottocute. Va rimosso delicatamente con delle pinzette, roteando l’insetto fino a staccarlo e, soprattutto, senza schiacciarlo. Dopo aver disinfettato la puntura, va consultato un medico.
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