di Marco Nucci.
Avezzano. Ultimamente si rincorrono notizie contrastanti riguardo la situazione economica – finanziaria del CAM (Consorzio Acquedottistico Marsicano). Negli ultimi giorni molti esponenti locali, tra cui alcuni sindaci, avevano elogiato l’ottimo operato in termini di gestione CAM, il sistema Dualistico adottato e l’operato del Presidente del Comitato di Sorveglianza, nonché sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. Nelle ultime ore si è però venuti a conoscenza di un comunicato di alcuni consiglieri del comune di Avezzano al Prefetto di L’Aquila, Dott. Francesco Alecci, che tratta argomenti discordanti rispetto i comunicati pervenuti all’interno del CAM.
L’oggetto del comunicato è per l’appunto: Esposto sul Sindaco di Avezzano. Assenza di risposte sulla grave situazione economica-finanziaria del CAM Spa. Dopo varie premesse e considerazioni sulla mal gestione CAM e poca chiarezza e comunicazione dei fatti riportati in tale comunicato, si evince che le richieste di Alessandro Barbonetti, Alberto Lamorgese e Vincenzo Gallese sono quelle di valutare se nel comportamento, nel merito non trasparente ed omissivo, del Sindaco di Avezzano nonché presidente della sorveglianza Cam, relativamente alla urgente richiesta di informativa sulla situazione CAM sussistano estremi di censura e di intervento da parte della SV per ripristinare la corretta dinamica Sindaco-Consiglio, così come chiaramente delineata dalle normative in materia, inoltre di valutare l’opportunità di ogni possibile azione di “moral suasion” nei confronti del Sindaco affinché il Consiglio, chiamato ad approvare a breve sia le misure esecutive sulle società partecipate sia il nuovo strumento del bilancio consolidato che assesterà nei conti del Comune di Avezzano pro-quota la disastrosa situazione del CAM (legge n.190/2014 e Dlgs n.126/2014), sia messo nelle condizioni di esercitare correttamente le sue prerogative, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Oltre a ciò si chiede anche di valutare, d’intesa con la Regione Abruzzo e l’Autorità d’Ambito, se sia il caso di procedere al commissariamento del CAM Spa, per avviare la società sul percorso di effettivo e possibile buona gestione che eviterebbe ai cittadini dei comuni soci soluzioni ben più onerose (ricapitalizzazione) e pericolose (possibile revoca delle convenzione), permettendo al contempo la piena salvaguardia dei posti di lavoro degli addetti.
Riportiamo ora la dichiarazione del Comitato di Partecipazione Popolare su tale argomento: “Il Sindaco di Avezzano, più volte sollecitato, continua a non rispondere alle cinque domande sul CAM formulate dai Consiglieri comunali di Partecipazione Popolare Alessandro Barbonetti, Alberto Lamorgese e Vincenzo Pissino Gallese.
Il Sindaco è ormai un uomo in fuga dal suo ruolo e dalle sue responsabilità di primo cittadino e lo stato di degrado economico e civile della città di Avezzano lo sta purtroppo a dimostrare. Sono quasi tre mesi che tentiamo inutilmente di esercitare il nostro diritto/dovere all’informazione sulla delicatissima situazione del CAM, ma il Sindaco, che è pure Presidente del Comitato di Sorveglianza del CAM, non ha ritenuto di informare né noi, né tantomeno i cittadini sulla reale situazione del Consorzio Acquedottistico Marsicano (Consorzio Amministrato Male). Il CAM continua ad accumulare debiti su debiti, come dimostrano i drammatici dati del bilancio 2014, ed i cittadini di Avezzano corrono il serio rischio di essere chiamati a pagare di tasca propria i debiti del CAM. Una gestione che non si è dimostrata in grado di risanare la società, e che nei fatti appare poco tecnica e certamente molto politica. Il disastro del CAM è certificato dai numeri, ed i numeri sono numeri, ecco perché il Sindaco fugge e non risponde alle legittime domande dei Consiglieri: non sa che cosa dire, dato che l’autocritica non rientra nelle corde del suo carattere, incline ad una gestione della cosa pubblica non già autorevole bensì autoritaria.
Mentre il CAM sprofonda, il Sindaco continua a giocare sulla pelle dei cittadini dando inizio alle manovre della piccola politica, finalizzate a sostituire l’attuale presidente con figura ancora più consona alle ambizioni Dipangraziane, senza alcun riguardo per il risanamento della società che, per il Sindaco, può evidentemente attendere.
Ora basta. Non siamo disponibili ad essere presi in giro dal Sindaco, non ci stiamo ad assistere inerti al dissanguamento dei nostri concittadini, già vessati da una tassazione locale inaccettabile in confronto ai servizi resi dal Comune. Se Di Pangrazio si rifiuta di dare conto dei suoi gravi errori sul CAM agli eletti dal popolo, dovrà rispondere al Prefetto dell’Aquila, al quale, stanchi delle basse tattiche elusive messe in atto dal Sindaco, siamo stati costretti ad inviare un esposto per fare finalmente chiarezza sui conti fallimentari del CAM, soprattutto per il rischio che da essi può derivare sia per le tasche dei cittadini che per le già esangui casse comunali”.