RAPINA UFFICIO P.T. DI BRECCIAROLA: LA SQUADRA MOBILE ARRESTA IL SECONDO RAPINATORE

Al termine di articolata attività investigativa, coordinata dal Sost. Proc. Dott. Falasca della locale Procura della Repubblica, la Squadra Mobile nella mattinata odierna ha eseguito l’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere disposta dal GIP presso il Tribunale di Chieti dott. De Ninis nei confronti di M.T., trentenne residente a Montesilvano per concorso in rapina pluriaggravata e detenzione di armi da sparo.

A seguito della rapina a mano armata compiuta il 16 ottobre u.s. in danno dell’Ufficio P.T. ubicato in località Brecciarola di Chieti – commessa da due individui armati di pistole e travisati con maschere in lattice che, dopo aver asportato 800,00 € circa, si allontanavano a bordo di un motociclo – la Squadra Mobile avviava immediata attività volta all’individuazione dei due correi che portava all’identificazione e alla cattura del primo rapinatore a dicembre dello scorso anno.

Dopo l’arresto del primo rapinatore gli investigatori completavano le indagini raccogliendo precisi e concordanti elementi di prova a carico dell’odierno arrestato. Infatti, grazie alla minuziosa e certosina analisi del traffico dei dispositivi mobili in uso ai correi, dei filmati estrapolati dalle telecamere situate sia presso l’ufficio postale rapinato che in esercizi commerciali ubicati lungo il percorso seguito dai rei nonché dalla comparazione fisionomica eseguita dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Ancona, gli investigatori della terza sezione “Reati contro il patrimonio” riuscivano ad individuare nel trentenne pescarese il complice della rapina a mano armata.    

Considerate le modalità della rapina commessa, indicative di una tecnica consolidata e professionale, la pericolosità dell’indagato evidenziata anche dalla disponibilità di armi nel commettere il reato, i plurimi precedenti specifici per rapina aggravata ed altri svariati reati contro il patrimonio e la persona, nonché il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte, veniva disposta la misura custodiale in carcere.  

Redazione - Il Faro 24

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