“La decisione della Giunta regionale per la ripartizione dei fondi per le riserve naturali in Abruzzo è molto grave. A fronte dell’aumento delle riserve invece di incrementare le risorse complessivamente a disposizione si provvede addirittura a un taglio. Il combinato disposto è una diminuzione degli stanziamenti che in alcuni casi arriva al venti per cento, una vera e propria mannaia”: la denuncia è di Michele Fina e Lorenzo Berardinetti, rispettivamente segretario del Partito Democratico abruzzese e presidente di Uncem Abruzzo (Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani).
“A nulla è servito – proseguono Fina e Berardinetti – l’invito al dialogo lanciato da Uncem. La Regione ha proseguito dritta per la propria strada, mostrando una superficialità che è persino sconcertante. Nel momento in cui emerge e si afferma la necessità di impostare un nuovo modello di sviluppo incentrato sulla valorizzazione dell’ambiente e della sostenibilità, nella regione verde d’Europa si tagliano le risorse ai Comuni che gestiscono le Riserve naturali regionali. Una scelta che danneggerà anche il sistema economico, a cominciare dalle piccole imprese, comprese quelle dell’indotto, e dalle cooperative di gestione, e i loro dipendenti”.