La Regione Abruzzo si è occupata più volte dei rifiuti spiaggiati. L’ultima volta è stato nel febbraio di quest’anno quando, dopo l’eccezionale ondata di maltempo di metà gennaio, il problema emerse con forza avendo investito gran parte della riviera abruzzese.
Il Sottosegretario Mazzocca ricorda: “Scrissi al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e Fabrizio Curcio, allora Responsabile Nazionale della Protezione Civile, per chiedere loro di inserire, tra i provvedimenti da adottare per fronteggiare la situazione di emergenza, lo stanziamento di un milione e mezzo di euro da destinare ai Comuni costieri per la raccolta e lo smaltimento della enorme quantità di rifiuti spiaggiati”.
Purtroppo tale richiesta non venne accolta e, sulla base di quanto stabilito dal D.Lgs.152/2006, che prevede che tali rifiuti siano classificati come rifiuti urbani, tocca ingiustamente ai soli Comuni costieri sopportare il peso della loro raccolta e smaltimento.
Comunque, in base ad una circolare emanata dalla Regione Abruzzo nel 2014, si stabiliva che per i materiali lignei il Comune poteva emanare un’ordinanza che autorizzava i privati a raccoglierli per proprio utilizzo al fine di evitare il loro conferimento in discarica, mentre per i materiali litoidi si prevedeva la possibilità di depositarli nella zona di rispetto di 150m contigua alla foce delle aste fluviali. Tutto ciò, lungi dall’essere risolutivo, potrebbe aiutare a ridurre la quantità di materiale da trattare.
“In fase discussione dei documenti di previsione finanziaria, come già fatto negli anni scorsi – conclude il Sottosegretario Mazzocca – continuerò a sottoporre all’attenzione della maggioranza la necessità d’incrementare gli investimenti sulle principali emergenze ambientali della nostra Regione, a partire dalla creazione di un fondo di rotazione per la bonifica delle discariche per arrivare, infine, alla questione appena esposta dei rifiuti spiaggiati”.