Risparmio energetico: Direttiva Casa Green il punto della situazione

Energia ed Ambiente: due grandi problemi per l’Europa, due temi fondamentali per la campagna elettorale ma non solo, in Italia con la chiusura degli incentivi legati al SuperBonus 110% si  parla già di quello che accadrà sul risparmio energetico imposto da Direttiva Casa Green.

Pochi sanno che la Comunità Europea sta già pensando a degli incentivi! Questo sicuramente è importante in particolare per alcune zone di Italia dove il patrimonio immobiliare privato, industriale e pubblico non è certo ad alto risparmio energetico.

Con l’entrata in vigore della direttiva “Energy performance of building directive” (Epbd), conosciuta con il nome “Direttiva Case Green”, la commissaria europea per l’Energia l’onorevole  Kadri Simson ha presentato la Coalizione Europea per i finanziamenti destinati all’efficienza energetica. Una scelta importante che già piace ai nostri concittadini pronti ad approfittare di incentivi per rendere lustro ad abitazioni, specie nei nostri borghi, dove la spesa energetica è sempre alle stelle. Indubbiamente la scelta interessa in modo particolare, non possiamo nascondercelo territori come quelli che comprendono il centro sud e le Isole maggiori, zone in cui il patrimonio immobiliare pubblico e privato è meno performante.

Nonostante tutto ad oggi continua ad esserci una vera e propria lotta politica infatti la Direttiva è stata approvata con la maggioranza di 20 voti a favore. Hanno votato contro 2 Stati membri, ossia Italia e Ungheria, mentre si sono astenute Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Svezia.

In Italia, secondo recenti stime ci sono almeno 5 milioni di edifici in classe G ed F, Cosa accadrà?

Direttiva Case Green: ecco cosa è

E’ un testo di importanza internazionale studiato dalla Comunità Europea e riguarda le prestazioni energetiche degli edifici. Per questo motivo  la Direttiva va non solo conosciuta ma anche messa in pratica. Le prestazioni energetiche in Direttiva Case Green sono fondamentali, finalmente determinano il valore immobiliare e non solo questo, infatti il testo è di fondamentale importanza per la tutela dell’ambiente e del Pianeta. Infatti è necessario raggiungere degli standard di prestazioni energetiche tali per arrivare, poi, al 2050 con una neutralità climatica indotta proprio dal quasi zero emissioni energetiche da edifici.

Il testo non è certo di semplice disamina, per il nostro Paese il primo traguardo è per il 2030. Cosa bisogna fare?

  • Avere sistemi di riscaldamento e raffrescamento performanti. Si può usare lo split di ultima generazione oppure cambiare i metodi ed utilizzare impianti basati sulle pompe di calore aria acqua.
  • Usare impianti fotovoltaici.
  • Utilizzare impianti per il riscaldamento acqua basati sul sole.

E’ bene pensare che bisogno iniziare da alcuni edifici ed allora  tutte le nuove costruzioni saranno pronti per essere già adeguati alla nuova direttiva.

Uno dei divieti fondamentali è quello di installare caldaie a gas a partire dal 2040!  Sugli edifici esistenti invece diventa fondamentale ridurre i consumi del 16% entro il 2030.

Il parere di BankItalia su Direttiva Case Green

Secondo una recente analisi dati di BankItalia:in realtà dei fatti mancano dati per poter aver un quadro chiaro infatti ad oggi mancano i dati sull’APE che è obbligatorio su vendita, affitto e ristrutturazione. Questo  rende impossibile avere un quadro esatto sul ciò che c’è da fare. Nella realtà la situazione è molto complessa si sa solo che comunque il patrimonio immobiliare è molto vecchio e quindi da riqualificare.  Il SuperBonus è servito ma non del tutto.

Redazione - Il Faro 24

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