ROCCARASO – CINQUANTANOVESIMA EDIZIONE DEL RICORDO PER I CADUTI SENZA CROCE

SACRARIO MILITARE MONTE ZURRONE

Il monumento è posto sulla sommità del monte omonimo, ed è dedicato ai 145.000 caduti di tutti i teatri bellici della seconda guerra mondiale, ai quali non fu possibile dare la degna sepoltura, una lapide o una semplice croce. Roccaraso era uno dei tanti paesi della linea Gustav distrutti dai tedeschi in ritirata; il Monte Zurrone fu posto d’osservazione per i tiri di artiglieria su di esso. Il monumento fu voluto dal Colonnello Vincenzo Palmieri, coinvolto nella guerra abruzzese nel 1943. La costruzione fu iniziata nel 1956 con offerte degli enti, le Forze Armate e le associazioni dei combattenti. La costruzione mostra una cappella a pianta di triangolo isoscele con una croce latina in mezzo, che si innalza verso il cielo. Al centro della cappella, alla base, c’è un piccolo campanile a vela con una campana. Salendo da Roccaraso verso l’Aremogna, vi è una deviazione sulla sinistra che porta sul monte Zurrone, alla sommità del quale vi è un Sacrario dedicato ai 150.000 morti senza Croce quindi che non hanno potuto ottenere neppure la sepoltura, della Seconda Guerra Mondiale.
Il Sacrario parte più dal basso dove ci sono alcune steli commemorative e da lì parte una enorme gradinata di oltre 300 scalini che poi portano sulla sommità del sacrario e del monte stesso.I gradini sono tutti cadenzati dalle stazioni della Via Crucis.
Infatti ogni anno, l’ultima domenica di giugno, vi è una solenne commemorazione religiosa In ricordo di questi militi senza sepoltura in quanto i loro corpi non sono mai stati rinvenuti. Sulla sommità del monte vi è un altare ed una cappella triangolare in pietra spaccata con un quadro della Madonna molto grande e suggestivo che continua in alto nella sommità del triangolo con una campana che chiunque può far suonare sulla Vallata a memoria di questi sventurati fratelli, dalla sommità della costruzione si erge un’altissima Croce. 
Sul piano dell’altare poi vi sono alcune mitraglie e cannoni che ricordano i militari stessi ed altre tavole di marmo e steli commemorative oltre che un pennone su cui sventola la nostra vituperata bandiera italiana.
Indubbiamente è un luogo di grande riflessione e di grande bellezza anche perché da quella posizione si può godere della bellezza di tutta questa zona dell’Abruzzo: le vette dell’Aremogna con i loro impianti sciistici, si vedono le cittadine di Rivisondoli e Roccaraso, La Piana delle 5 miglia che porta verso Sulmona.

Ieri, 30 Giugno il rito si è ripetuto, nel suo immenso splendore, nella sua profumata quiete, che osserva il ricordo di coloro che non hanno un luogo di sepoltura. Molte le cariche militari e civili, molte le rappresentanze ANC da ogni regione. Il sacrario è uno dei piu’ importanti in Italia, l’altro è al nord, e si incammina nell’anno delle grandi celebrazioni, il prossimo, per i suoi sessanta anni.

” VEGLIO TE NOME E COGNOME, CHE NON DISPONI DI REALE IMMAGINE, DI UMILE RESTI, MA CHE ANCHE SE LA STORIA HA DISSOLTO IL TUO CORPO, NON POTRA’ CANCELLARE LA TUA ESISTENZA ED IL TUO SACRIFICIO PER LA PATRIA ” Luis Gabriel Garcia Ortega

Redazione - Il Faro 24

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