Sulla questione che da mesi sta interessando la Rolli circa l’acquisto di alcuni capannoni ad Alanno, nel pescarese, interviene il Consigliere Regionale M5S, Riccardo Mercante. “L’operazione messa in opera dall’azienda” spiega Mercante “nasconde ancora oggi alcuni fondamentali passaggi circa i risvolti che una scelta del genere possa implicare per l’attività lavorativa di molti dipendenti, quindi, di tante famiglie del territorio rosetano. Da tempo ormai” ricorda il 5 stelle “nell’azienda teramana si respira un’aria allarmante per i dipendenti: nessuno tra i vertici ha chiarito se tale manovra implicherà il passaggio della produttività da Roseto ad Alanno e, peggio ancora, se a pagarne le conseguenze sarà il numero dei dipendenti da ricollocare in un altro sito.
Uno scenario simile” spiega ancora Mercante “sarebbe assolutamente inaccettabile. Nonostante gli incontri sollecitati anche dai sindacati, infatti, ad oggi ai lavoratori non sono stati forniti dati certi e rassicuranti. Ma i dipendenti devono avere certezza sul loro futuro lavorativo”.
“Per questo chiedo alla Regione, nella persona del vicepresidente Giovanni Lolli, di fornire informazioni puntuali e dettagliate sulla scelta della Rolli di aprire gli stabilimenti ad Alanno e soprattutto che sia fatta chiarezza se, dietro ad una mossa simile, ci sia la volontà o meno dell’azienda di mantenere la produttività nello stabilimento di Roseto degli Abruzzi a garanzia dei posti di lavoro sul territorio. Sarebbe infatti inconcepibile che i dipendenti impiegati nello stabilimento di Roseto debbano rischiare di perdere il posto di lavoro in una città che ha enormi difficoltà a fornire altre risorse imprenditoriali.
Ben vengano nuovi insediamenti produttivi e nuove assunzioni ma non a discapito di un territorio per un altro. Pertanto” conclude Riccardo Mercante “al fine di salvaguardare i lavoratori e le loro famiglie, la Regione Abruzzo spieghi a chiare lettere se la scelta dell’azienda Rolli di spostare la produttività ad Alanno sia in grado di garantire anche la permanenza dell’attuale livello occupazionale a Roseto”.