SAN PIO SENZA ACQUA. SMARGIASSI INTERROGA LA REGIONE

SAN PIO DI VASTO SENZA ACQUA
SMARGIASSI CHIEDE SPIEGAZIONE ALLA REGIONE
Ma è davvero possibile che un Ospedale come il San Pio di Vasto rimanga all’asciutto in piena estate? E’ una domanda che il consigliere regionale M5S Pietro Smargiassi pone alla Giunta regionale attraverso un’interpellanza che ha depositato questa mattina.
E’ incredibile” commenta “che si possa creare un’emergenza del genere in un Ospedale come il San Pio nella stagione calda. Immaginate cosa significa per l’attività quotidiana di un nosocomio rimanere senza acqua? Secondo quanto sarebbe stato affermato dalla Direzione Sanitaria, la scarsa pressione d’acqua avrebbe mandato in blocco le autoclavi, causando l’emergenza che avrebbe generato l’interruzione delle attività nelle sale operatorie, dialisi e laboratorio analisi.
Il blocco delle autoclavi rappresenta un grave fenomeno visto anche che le vasche in dotazione, le cosiddette riserve, dovrebbero garantire, a quanto appreso, una situazione di normalità almeno per i tre giorni successivi all’interruzione della fornitura idrica.
La gravità di questa situazione ci ha portato ad interrogare la Giunta per sapere:
se la Direzione Sanitaria del San Pio era al corrente della sospensione dell’erogazione disposta dalla società che gestisce il servizio idrico a Vasto nella notte tra il 18 ed il 19 Luglio;
se è stato fornito dalla Direzione competente un report definitivo e dettagliato sui disservizi generati dall’interruzione idrica e dal mancato funzionamento delle vasche di riserva, e quali reparti nello specifico sono stati coinvolti;
a che data risalgono le verifiche effettuate sul corretto funzionamento delle vasche di riserva;
se le verifiche effettuate a seguito dell’evento del 19 luglio hanno riscontrato un corretto funzionamento delle vasche di riserva, tale quindi da far imputare la responsabilità esclusiva dell’accaduto in capo alla società che gestisce il servizio Idrico a Vasto;
in caso di risposta positiva al quesito di cui al punto 4, quali azioni verranno intraprese dalla ASL competente nei confronti della società che gestisce il servizio idrico per i disagi e disservizi cagionati soprattutto a pazienti personale in servizio”.
Redazione - Il Faro 24

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