Il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti ha presentato una interrogazione al presidente D’Alfonso e all’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, per conoscere attraverso quali strumenti la giunta regionale intende attivarsi per sanare la situazione di evidente disparità di risorse tra le Asl abruzzesi in tema di riabilitazione. Secondo la ricostruzione del Consigliere regionale, i decreti del commissario alla Sanità stanno operando tagli molto pesanti alle prestazioni sanitarie marcando una forte sperequazione tra costa e zone interne della Regione. Questa disparità avviene in modo evidente per le strutture riabilitative della provincia dell’Aquila, che lavorano in convenzione con la Regione, dove si sono avuti tagli di budget che vanno dal 30 al 60 per cento. Per Berardinetti è evidente che con queste cifre sarà difficile mantenere le prestazioni erogate all’utenza e c’è anche la concreta possibilità di effettuare dei licenziamenti. “Un ulteriore conferma, che il budget attribuito alla provincia dell’Aquila non corrisponde al fabbisogno effettivo, è fornita dalla stessa Asl che è costretta a subire un saldo di mobilità passiva per prestazioni riabilitative per euro 2.865.000 verso strutture extraregionali o extraprovinciali”, afferma Berardinetti, “è stato più volte segnalato, anche pubblicamente dalle parti sociali, la necessità e l’urgenza di un riequilibrio delle risorse assegnate per la riabilitazione alla ASL n. 1 per l’evidente disparità di trattamento tra le Asl della nostra Regione.”
Cifre che Berardinetti mette nero su bianco per far comprendere la situazione: partendo da un confronto della ripartizione del livello di spesa, per quanto riguarda l’anno 2015, e applicando i principi introdotti dal decreto del commissario ad acta 52/2012, con quella effettivamente assegnata, risulta che per la provincia dell’Aquila, a fronte di un fabbisogno di 15.149.683 di euro, è stato assegnato un budget di appena 7.405.853 ovvero 7.743.830 in meno, corrispondente 51,1 per cento in meno rispetto al fondo necessario.
“Questi dati”, continua Berardinetti, “dimostrano con estrema chiarezza che la distribuzione delle risorse è assolutamente sbilanciata a discapito della ASL n.1 che non ha risorse sufficientemente adeguate al numero di abitanti presenti sul territorio. Voglio ricordare che nell’incontro del 4 dicembre 2015 con i centri riabilitativi accreditati dalla Asl 1 e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, alla presenza dell’assessore Paolucci, del direttore dell’agenzia sanitaria regionale, Mascitelli, del responsabile del dipartimento per la Salute e il Welfare, Muraglia, è stato preso l’impegno di procedere a un riequilibrio dell’assegnazione del tetto di spesa per la riabilitazione che a oggi risulta del tutto disatteso. Mi auguro”, conclude Berardinetti, “che questa interrogazione serva a riaprire il confronto e che tale squilibrio venga sanato al più presto, così come era stato concordato con l’assessore Paolucci”.