“Gli obiettivi di Mauro Febbo e del centrodestra sono due: da un lato commissariare le Asl regionali per occupare militarmente la gestione della sanità, senza peraltro rispettare i dettami previsti dalle norme che prevedino la possibilità di rinnovare i manager i cui contratti sono in scadenza”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Silvio Paolucci che replica alle dichiarazioni di Mauro Febbo. “Ricordo ancora una volta – prosegue Paolucci – che 2 dei 4 direttori generali possono essere nominati perché i loro mandati sono giunti a conclusione: questo, quando si insediò il centrosinistra, non ci fu possibile. Dall’altro lato, il centrodestra sta mettendo le mani avanti perché è chiaro che non ha nessuna intenzione di mantenere gli impegni presi in campagna elettorale per quanto riguarda la rete ospedaliera. Per perseguire questi due obiettivi si continua a fornire dati contabili che non esistono. Nel 2016 siamo usciti dal commissariamento e se fosse vero quanto afferma Mauro Febbo, in primo luogo non avremmo centrato questo traguardo ma soprattutto oggi saremmo sottoposti alle procedure previste in caso di debiti”. “I bilanci delle Asl – rimarca Paolucci – rispettano il programma di riqualificazione approvato dal Consiglio dei Ministri. Per quanto riguarda le scritture extracontabili, è bene precisare che si tratta di accantonamenti (che generano passività) relativi al periodo 2007-2013, ovvero quando Febbo e il centrodestra governavano la Regione ed evidentemente era loro intenzione nasconderli sono il tappeto; è evidente che si tratta di cifre che non possono essere riferibili al 2017. Ritengo che sia arrivato il momento di smetterla di usare lo strumento della menzogna per ottenere poltrone o magari sopperire a impegni elettorali già disattesi. Si occupassero piuttosto di formare la giunta regionale visto che è già passato un mese dalle elezioni e siamo ancora fermi al palo”. “Per quanto riguarda la sperimentazione sul nuovo modello di verifica dell’erogazione dei Lea, Febbo dovrebbe studiare meglio. A quale annualità fa riferimento il flusso informativo di cui parla? Sono convinto si tratti del 2016. Laddove si volesse valutare la sanità abruzzese con quel modello di calcolo bisognerebbe applicarlo a tutti gli anni fino al 2017, l’ultimo dato disponibile, e non solo al 2016. Anche in questo modo emergerebbe chiaramente il netto miglioramento del servizio sanitario regionale sui Lea come puntualmente certificato dal Ministero della Salute. Febbo – conclude Paolucci – ha dimostrato di essere un consapevole mistificatore”.